L’Obelisco nero/2. Una precisazione sul nostro articolo

di Paolo X Viarengo.

Iliad conferma di operare, per la scelta dei siti, interloquendo con le istituzioni locali e nel rispetto di tutte le norme vigenti, procedendo quindi alla realizzazione di questi solo a seguito di rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie e, per quanto riguarda le emissioni, a seguito di parere favorevole di ARPA sul rispetto dei limiti stabiliti per legge, allo scopo di garantire un ottimo servizio e rispettare gli obblighi di copertura territoriale previsti. I cantieri in corso d’opera non hanno subito alcun fermo durante il lock down, in quanto rientrano tra le opere per l’erogazione di servizi essenziali di Pubblica Utilità, adottando protocolli e misure di sicurezza. L’azienda ha inoltre sottolineato di apprezzare particolarmente il clima di collaborazione instauratosi con le istituzioni territoriali e orientato a un confronto positivo, nel rispetto delle reciproche esigenze e del quadro regolamentare di riferimento”...

Queste sono le uniche parole riconosciute ufficialmente da Iliad in merito alla vicenda dell’installazione di Via Pietro Micca ad Asti. Nel mio articolo precedente sulla vicenda, sulla base di una chiacchierata telefonica, con alcuni dati in mano avevo tratto una conclusione. I dati fornitimi dal colosso delle TLC erano che le norme di Legge risultassero tutte rispettate; il secondo dato che avevo in mano era che le Leggi sono fatte a tutela del cittadino. In special modo per il suo diritto costituzionale alla Salute. Credevo fosse consequenziale la deduzione che, se le Leggi sono rispettate, non vi sia alcun problema per la Salute dei cittadini.

Iliad, l’installatore dell’antennone in mezzo ai condomini, chiede di precisare a mo' di rettifica di non aver mai rilasciato dichiarazioni a riguardo della salute di nessuno e nemmeno di avermi fornito informazioni di carattere scientifico.  Ciò che ho avvertito io era un messaggio di tranquillizzazione: non ci sono pericoli. Prendo atto di avere forse travisato le poche parole scambiate e chiarisco che questo messaggio di assoluta assicurazione non mi è stato comunicato dall'azienda ma è solo il frutto di un mio sillogismo; a questo punto, a maggior ragione, occorre allora sottolineare la necessità di ricevere tutte le rassicurazioni tecniche, sanitarie, scientifiche del caso da parte delle Istituzioni.

Esattamente ciò che in questo momento pare stia mancando e che andrebbe esibito per avere chiara la situazione e rispondere alle sollecitazioni dei residenti.  È evidente che in questo momento vi sia una richiesta – allarmata – di informazioni da parte dei cittadini. Una richiesta che ci pare legittima e facile da soddisfare da parte di ARPA e Comune di Asti, i soggetti istituzionali che autorizzano e controllano le attività delle aziende industriali e che posseggono tutte le documentazioni tecniche del caso utili per una verifica anche civica.

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