8 Dicembre 1944, Loreto di Costigliole d'Asti ...

Imagedi Silvana Bellone.

La memoria è importante: il ricordo di tempi andati, di tempi difficili, dà la forza per andare avanti con rinnovata fiducia. L'8 dicembre del 1944, a Loreto di Costigliole d'Asti, una bambina di 8 anni si trovava in chiesa; era la festa dell'Immacolata, con lei c'era il fratello, un ragazzo di 18 anni. All'uscita, però, una brutta sorpresa: era iniziato il rastrellamento da parte dei tedeschi e il ragazzo, con molti altri uomini e giovani, fu caricato su un camion militare e portato via ...

La bambina, dopo un iniziale momento di smarrimento, iniziò ad inseguire quei soldati fino a Castagnole delle Lanze, dove tutti gli uomini furono rinchiusi nella palestra della scuola.

La piccola riuscì a salutare con la mano il fratello, che le chiese se avesse portato con sè qualcosa da mangiare; ma lei non ci aveva proprio pensato, perchè era solo una bambina.

Dopo che tutti furono rinchiusi nella palestra, la bambina decise di tornare a casa, ma la strada del ritorno era lunga ed era già tardi.

Castagnole Lanze, Loreto e poi ancora Bastia, tutto il percorso in salita e ai piedi solo un paio di zoccoli.

A casa tutti erano molto preoccupati, quelli sì che erano periodi duri sotto il profilo della “sicurezza”, molte erano le pallottole vaganti. Finalmente ecco il cortile di casa; il papà sentì gli zoccoletti e cominciò a chiamare la bambina per nome. Lei iniziò a piangere, non per la paura del buio o per il freddo, ma solamente perchè aveva timore di ricevere una buona dose di sculacciate; ma questo non successe.

Il giorno dopo la bambina, che aveva spiegato tutto, accompagnò la sua mamma e tutte le mamme e le spose degli altri uomini fino a Castagnole Lanze; tutte avevano cibo e vestiti pesanti da consegnare ai loro cari. Ma di fronte alla palestra c'era un ostacolo: i soldati tedeschi schierati e con i cani, che ringhiavano. Le donne avevano paura. La bambina, però, non aveva paura dei cani e così, facendo la spola avanti e indietro fra la palestra e le donne, consegnò a tutti gli uomini cibo, scarpe, maglioni e tutto ciò che poteva essere utile per un lungo viaggio dalla meta sconosciuta.

La mamma di quella bambina andò fino a Torino per tentare di salvare quel ragazzo, ma tutto fu inutile; "l'uomo da lavoro partì per la Germania", per un campo (di lavoro), insieme a tanti altri giovani.

Lui fortunatamente ritornò.

Molti altri no ...

Quel ragazzo era mio zio e la bambina protagonista di questo ricordo era mia mamma; per molti anni, l'8 dicembre, ci siamo radunati a casa di mio zio. Lui preparava gli agnolotti e mangiavamo tutti insieme per ricordare quei difficili momenti.

Ora mio zio non c'è più, ma tutti gli anni mia mamma ricorda ed io rimango sempre meravigliata del coraggio o, forse, dall'incoscienza di quella bambina di soli 8 anni ...

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