Dialogo dal vero sulla pace


Di Gianfranco Monaca.


Vogliamo parlare di pace, pensare a cos'è la pace, occuparci dei conflitti - grandi e minuscoli - che puntellano e scandiscono il nostro vivere quotidiano ? Bene, allora proviamoci. Questo potrebbe essere un esempio di dialogo ...

In questo dibattito intervengono quattro interlocutori, quattro persone: sono i Signori A, B, C e D.

A . Bisogna che il Comune di Asti rimetta sul balcone la bandiera della Pace.

B . La bandiera? Bisogna finirla con i simboli, la pace va realizzata, non sbandierata.

C.  Avete visto la sala Consiliare? Altro che bandiera della Pace! Sulla parete centrale, proprio dietro la poltrona del presidente, è rappresentata la città: due fazioni armate pronte allo scontro frontale. Prima di mettere la bandiera al balcone, bisogna togliere questa rappresentazione violenta della Città.

B.  Appunto, anche quell'opera d'arte è un simbolo. Basta con i simboli.

A.  Allora ? Bisogna che il Comune cancelli il dipinto ? Allora bisognerà cancellare le battaglie da tutti i quadri storici ? Ne rimarrebbero ben pochi ...

C.  D'accordo. Almeno, bisogna interrogarsi sulla spettacolarizzazione della guerra, gli artisti sono stati sempre pagati per scopi propagandistici ...

D.  Tutta la storia del cinema è una spettacolarizzazione della violenza, giustificata in mille modi ! I “nostri” e “gli altri”, i buoni e i cattivi ...

A.  Il museo della storia della Resistenza sta cercando di conservare le scritte fasciste sui muri delle cascine, che erano state dipinte in occasione del passaggio di Mussolini.

B.  Che c'entra ? Quelli sono documenti storici ! Anche nell'Archivio Storico comunale c'è la collezione delle fotografie della prima guerra mondiale !

A.  Ma anche il dipinto dell'aula Consiliare allora è un documento storico.

C.  Appunto. Probabilmente, invece di coprirlo, bisogna spiegarlo, perché la gente impari a guardare l'arte e la storia con senso critico ... Non possiamo liberarci della storia con una mano di calce ! Bisogna aggiungere qualcosa, non togliere.

C.  Avete visto ? Accanto al grande dipinto che spettacolarizza la violenza dell'Asti medievale, c'è un piccolo crocifisso, che è il simbolo dell'assassinio legalizzato di un innocente. A me pare una grande contraddizione !

B.  Che cosa dicevo ? I simboli confondono le idee. Basta con i simboli.

La discussione non è finita, ma interrompiamo il resoconto, lasciando a tutti (e specialmente agli educatori) di proseguirla raccogliendo i pareri dei giovani.

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino