Asti: corteo per la Pace e contro tutte le guerre

L’invasione russa in Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022. Il prossimo 24 febbraio entreremo nel secondo anno di guerra senza che ci sia ancora un serio impegno internazionale per fermarla. In occasione di questo tragico anniversario e di fronte a un continuo allargamento della guerra, con impatti sempre più devastanti sulla popolazione e un pericolo di escalation anche nucleare, sentiamo il dovere di mobilitarci per una nuova manifestazione per la pace, in solidarietà con le vittime innocenti di questa e di tutte le altre tragiche guerre che continuano a devastare la famiglia umana e il pianeta...

Per queste ragioni raccogliamo e rilanciamo nuovamente, come negli scorsi mesi ed in particolare in occasione della grande manifestazione che il 5 novembre ha radunato 100.000 persone a Roma, l’invito di “Europe for Peace” a promuovere mobilitazioni della società civile nelle città italiane ed europee per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa ed un mondo sicuri e pacifici per tutt#, e per mostrare solidarietà̀ al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo.

La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno!

Invitiamo tutte e tutti al Corteo per la Pace e contro tutte le guerre, che si svolgerà venerdì 24 febbraio, con concentramento alle ore 18.00 in Piazza Roma e che dopo aver attraversato Corso Alfieri, Piazza Alfieri e via Garibaldi, si concluderà in Piazza San Secondo con gli interventi delle realtà aderenti.
Ad Asti la mobilitazione è promossa dalla Rete Welcoming Asti con l’adesione di: ACLI Asti, ANPI Asti, CGIL, Agedo Asti-Alba, Centro Missionario Diocesano, Noix de Kola, Rete Asti Cambia, Asti Pride, ARCI Cuneo-Asti, A Sinistra APS-Casa del Popolo, Libera Asti, Legambiente, Coordinamento Asti Est, Ass. Millegocce, Gruppo Scout Agesci Asti 1, Caritas, Ufficio pastorale migranti Asti.

Questa nuova mobilitazione per la Pace delle realtà della società civile avrà come riferimento la piattaforma di convocazione della grande Manifestazione Nazionale del 5 novembre scorso a Roma:

CESSATE IL FUOCO SUBITO – NEGOZIATO PER LA PACE
METTIAMO AL BANDO TUTTE LE ARMI NUCLEARI
SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO UCRAINO E CON LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE

L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo.
La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.

Questa guerra va fermata subito.
Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza.

L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.

Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.
Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.

Occorre garantire la sicurezza condivisa.
Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione.

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