Sicurezza, sicurezza ... Ma i Lavoratori di Polizia lanciano un appello

Comunicato a cura di: SIULP, SAP, SIAP-ANFP, SILP-CGIL, CONSAP, COISP, UIL PS (sindacati di polizia, segreterie provinciali di Asti).
ImageDopo la presa di posizione in occasione della Festa della Polizia, i sindacati che rappresentano la totalità degli iscritti sul territorio astigiano, sono di nuovo in campo per denunciare il perdurare della crisi del «comparto sicurezza».
Le previsioni del Governo per la prossima legge finanziaria a favore delle Forze dell’Ordine, confermano quello che da anni i sindacati affermano e vale a dire che non esistono Governi amici ! L’ipotesi di aumento contrattuale - biennio 2008/09 - per le Forze di Polizia è di circa 1 euro al giorno e sono previsti ulteriori tagli ...

Abbiamo appreso con cauto ottimismo che, a livello locale, nell’ultimo Consiglio provinciale il Partito Democratico ha proposto una mozione riguardante lo stanziamento di risorse economiche a favore delle Forze dell’Ordine, poi approvata all’unanimità dall’intero Consiglio.
Abbiamo anche seguito con attenzione l’intervento del presidente della Provincia e parlamentare Maria Teresa Armosino che giustamente sottolinea come il problema della sicurezza sia il primo per percezione dei cittadini, prima ancora dell’assenza di lavoro e che invita a richieste specifiche al ministro dell’Interno.

Denunciamo con senso di responsabilità e ragionevolezza al deputato Armosino e agli altri parlamentari «astigiani», i «numeri» minimi necessari per un maggior controllo del territorio:

- la necessità non più rinviabile di un incremento di personale alla Questura di Asti di almeno 20 unità - soprattutto Agenti per ripianare un organico ministeriale fermo al 1989 -;

- chiediamo l’intervento bipartisan dei parlamentari astigiani per l’assegnazione di tre auto specializzate per i servizi di volante;

- denunciamo che per i servizi investigativi è necessaria una revisione e sostituzione del parco auto che, se a prima vista dai dati può sembrare sufficiente, nella realtà si tratta di veicoli datati e spesso fermi per manutenzione e con un chilometraggio elevato.

Anche il parco automezzi della Polizia Stradale astigiana ha veicoli carenti nei numeri e nell’efficienza: soli cinque mezzi disponibili per il Distaccamento di Nizza e la Sezione di Asti, che hanno l’onere aggiuntivo di garantire la vigilanza sul tratto Asti-Alba dell’autostrada A33, peraltro non ancora convenzionata con il Ministero dell’Interno e pertanto con oneri a carico di quest’ultimo (una vera e propria vigilanza a privati).
La Polizia Ferroviaria, con un aumento di tre operatori, riuscirebbe a garantire il servizio di notte, da tempo sollecitato dai cittadini e dal personale delle F.S. In questo settore va rivista la dotazione di autoveicolo e mezzi insufficienti a garantire controlli sulla tratta ferroviaria dell’intera provincia.
Deficitaria è la situazione logistica della Polizia Postale di Asti, insufficiente per i cittadini e per gli operatori stessi e inadeguata alla crescente attività specialistica.

È necessario avere apparati radio che funzionino; da anni gli operatori di Istituti di vigilanza privata hanno radio portatili di ultima generazione mentre noi siamo costretti a usare strumenti obsoleti, come anacronistici e non funzionanti sono i computer; gli operatori di polizia nell’espletamento della loro attività hanno bisogno di giubbotti antiproiettili adatti ai servizi istituzionali. Ciò, si traduce in assenza di sicurezza per gli operatori e una maggiore percezione dell’insicurezza da parte dei cittadini.

Sul coordinamento delle Forze di Polizia, per onestà intellettuale dobbiamo, con rispetto, dissentire dal pensiero del parlamentare Armosino: non esiste alcun sindacato che rifiuti il coordinamento, semmai l’ostacolo va ricercato in altri ambiti.
Ricordiamo, ad esempio, che le sale operative comuni sono previste dall’articolo 21 della legge 121/81, in questo caso inapplicato; al contrario la sua attuazione semplificherebbe e renderebbe più efficaci gli interventi di polizia.

Invitiamo pubblicamente i parlamentari astigiani a un reale confronto con i sindacati di tutte le Forze di Polizia sul territorio per far sì che ascoltino anche la loro voce, senza limitarsi a sentire i soli rappresentanti istituzionali.
Chiediamo un impegno, che non sia solo «promessa», a tutte le forze politiche locali e ai loro rappresentanti nazionali per rendere la città e la provincia di Asti più sicura.

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