Inquinamento atmosferico ad Asti: confrontarsi sui dati

A cura del Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano.

Nell'ultimo consiglio comunale di Asti (visibile nella sua integrale registrazione qui), l'ormai ex assessore all'Ambiente, Renato Berzano, rispondendo ad alcune interrogazioni presentate dal consigliere di minoranza Mario Malandrone sul tema della gestione delle problematiche connesse all'inquinamento atmosferico urbano, ha nuovamente ribadito (dal minuto 36) che «il 70% degli inquinanti registrati dalla centralina ARPA D'Acquisto sono dovuti al riscaldamento da legno e similari e solo il 30% al trasporto su strada».
Non è la prima volta che l'Assessore (ora ex) ribadisce questo dato e in più occasioni gli abbiamo chiesto di fornire documentazioni che attestino tale situazione, senza avere però mai ricevuto risposta nè, tanto meno, un report della fonte statistica da lui sbandierata...

Cogliamo, pertanto, l'occasione per chiedere formalmente al neo assessore Ferrero di voler documentare a tutta la città la veridicità di quanto asserito dal suo predecessore e consentire finalmente un'analisi seria sullo stato della "mal'aria" di Asti, delle sue cause e provvedere così a ipotizzare azioni concrete per limitare nell'immediato futuro i danni sulla salute dei concittadini.

Riteniamo, infatti, che l'ex Assessore Berzano durante il suo mandato abbia trascurato la situazione proprio a causa di una sua errata interpretazione dei dati, che lo hanno portato a considerare il riscaldamento come fonte primaria del grave inquinamento urbano. Dato che, invece, riteniamo valido solo per uno dei componenti dell'inquinamento complessivo (connesso alle polveri sottili), mentre per gli altri inquinanti (emissioni di ossidi di azoto che, oltre al superamento dei livelli di NO2, portano in atmosfera alla formazione di PM10 e, durante l’estate, di ozono) i dati risultano diametralmente all'opposto confermando, purtroppo, la rilevanza delle emissioni derivanti dai mezzi di trasporto.

Dal sito della Regione Piemonte è facilmente riscontrabile come, ad esempio, nel trascorso mese di gennaio il valore degli Ossidi totali di azoto (NOx) abbia registrato alla centralina D'Acquisto il livello medio di 72 ug/m3, ben oltre i limiti di legge che attestano il livello critico a quota 30 ug/m3.

Restiamo, pertanto, in attesa di risposte dal neo Assessore Ferrero. E su dati, finalmente certi, ci auguriamo che l'amministrazione comunale voglia seriamente confrontarsi con i propri concittadini.

 

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