Asti, una Provincia a due velocità

di Paolo Baldi.

L’evento “Fast Cars Slow Food TT”, svoltosi lo scorso sabato 11 novembre lungo la provinciale SP6 tra Bubbio e Cassinasco, richiedendone la chiusura dalle 10 alle 12 del mattino, ha suscitato non poche perplessità e rabbia ad alcuni residenti che lamentano i disagi arrecati. Pare infatti che gli organizzatori e/o amministrazioni patrocinanti non abbiano fornito soddisfacenti preavvisi.
La manifestazione, organizzata dall’omonimo club privato costituito da Tomaso Trussardi al motto “guidiamo auto veloci per mangiare slow food” e “creiamo eventi che i soldi non possono comprare”, non sembra possedere il carattere di manifestazione sportiva né di pubblica utilità, tanto da poter prevedere una limitazione al transito viario di una strada pubblica...  

A precisa richiesta formulata da alcuni cittadini all’Ente provinciale circa le modalità concessorie necessarie per espletare simili eventi, non risultano pervenute delucidazioni; sui cartelli di avviso e divieto affissi nei pressi del percorso mancavano gli estremi autorizzativi. E’ verosimile tuttavia che i nulla osta siano pervenuti ai richiedenti con una certa celerità.
    
In attesa di conoscere quali siano i requisiti richiesti a qualsivoglia istante per limitare l’utilizzo di una strada pubblica per ragioni private, si evidenzia invece come la medesima Amministrazione provinciale non risponda a segnalazioni dei cittadini riguardanti mancate manutenzioni stradali che incidono sulla sicurezza al transito e che, questa volta, sono formulate per l’interesse di tutti, con giuste  motivazioni.

E’ il caso, ad esempio, di un sollecito formulato il 1° maggio di quest’anno per un intervento manutentivo di un tratto di guard rail, su entrambe le corsie di marcia, del cavalcavia di raccordo della S.P. 59 con la rotatoria di smistamento del traffico in direzione dell’A33 Asti-Cuneo.
Il manufatto, infatti, avendo perso quasi totalmente le proprie caratteristiche protettive può essere sfondato facilmente con rischio di pericolosi incidenti per quei mezzi che andrebbero a ricadere nelle ripe sottostanti. Nonostante i successivi solleciti e il nuovo recente interessamento della locale Prefettura per la risoluzione della problematica, ad oggi non sono giunte indicazioni circa i tempi di intervento.

Sembrerebbe quindi di assistere ad una Amministrazione provinciale a doppia velocità: una rapida, decisionista, poco attenta ai bisogni collettivi e più a quelli strettamente privati, soprattutto quando provengono da rampolli di famose famiglie, e l’altra afflitta da movenze elefantiache quando invece occorrerebbe rispondere in modo più solerte alle giustificate istanze di semplici cittadini.  

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