Cosa spinge quattro individui adolescenti a dare dei “frocetti” a due persone dichiaratamente omosessuali?

Frocetti”. Questo è quello che ci siamo sentiti dire da un gruppetto di quattro ragazzetti tra i 14 ed i 16 anni mentre con mio marito passeggiavo tranquillamente in via Scotti ad Asti.
Lo stesso gruppetto di ragazzi che passa la maggior parte del tempo al parchetto di Via Sodano, facendo cosa non si sa (o forse si, basterebbe solo controllare)...

Ma torniamo al punto.
Frocetti.
Abito ad Asti dal 1997. Non ho memoria di un insulto a viso aperto di questo genere. Certo, a volte ho percepito bisbigli, sguardi tra l’incuriosito ed il disgusto. Ma mai un affronto diretto.

Cosa spinge quattro individui adolescenti a  dare dei “frocetti” a due persone dichiaratamente omosessuali di 51 e 38 anni che passeggiano cercando un po’ di refrigerio in un’estate infuocata? Che soddisfazione possono provare? Quale l’intento?

La risposta è semplice quanto inquietante. È tutto frutto del clima di odio, di violenza e di caccia alle streghe che si sta respirando ormai da qualche anno nel nostro Paese.
Un clima fomentato e legittimato dalla classe politica ora al Governo.
E non è certo rassicurante pensare che ciò stia avvenendo anche in altre latitudini nel mondo.

L’odio è un virus altamente contagioso, se non viene intercettato e contenuto rischia di fare molte vittime. Oggi alla comunità omosessuale, domani alle persone di altre nazionalità, alle donne, alle persone disabili e così via.
Arginare questo tipo di odio dovrebbe essere la priorità assoluta della politica tutta, a tutti i livelli ed invece? Già, cosa fa di concreto l’amministrazione della città per prevenire le discriminazioni e per educare al rispetto ed all’inclusione?
Nulla, il niente più assoluto.

A quei quattro ragazzetti dico “non ho paura di voi e del vostro fare da piccoli bulletti”. Ho alle spalle 34 anni di attivismo lgbtqi +, ne ho viste e passate tante e di tutti i colori.
La cosa che, invece, temo è che questo terribile rigurgito di odio, che rimanda inevitabilmente a pagine scure della nostra storia, diventi inarrestabile ed incontenibile.
A farne le spese, proprio come allora, non saranno solo i due “frocetti” ma l’umanità intera.

(Tratto dalla pagina Facebook di Patrizio Onori, ex presidente di Asti Pride).

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