Roberto Vecchioni e il club degli amici dell'olio di palma

di Maurizio Bongioanni.

Domenica 17 dicembre mi sono ritrovato in Piazza del Duomo ad Alba ad assistere al concerto di Roberto Vecchioni. Ero molto curioso di poter vedere dal vivo un cantautore che ho sempre considerato "appropriato" al suo ruolo: belle canzoni, profonde, un insegnante di italiano che canta. Tutto molto bello insomma. Per questo mi sono sorpreso nel sentire il suo sproloquio sull'olio di palma, proprio nel momento in cui arrivai in piazza ...

{jcomments on}Sia chiaro: ognuno la può pensare un po' come vuole sull'argomento già molto discusso dell'olio di palma. Però se sali su un palco e tra una canzone e l'altra ti senti di dire la tua sull'olio di palma, beh, informarsi un pochino sarebbe cosa buona e giusta. E invece il nostro Vecchioni nazionale cosa fa? Sparla. Senza citare una fonte ma solo prendendosela con chi ha messo in croce il povero olio di palma. Vecchioni dice che "sull'olio di palma si è discusso molto: prima tutti lo usavano, poi quando si è scoperto che a tremila gradi fahrenheit forse, e dico forse, fa male alla salute, allora tutti hanno smesso di usarlo. Per questo ho fondato il club degli amici dell'olio di palma. Per non parlare della Ferrero, un'azienda fondamentale"

Premesso che capisco l'ironia del cantante, che non c'è nessun club degli amici dell'olio di palma (siamo sicuri? vado a controllare: no, pare che non ci sia) e che quel tremila era un numero a caso per far capire che si parlasse di alte temperature impossibili da raggiungere in una cucina, il messaggio è chiaro: "tutte cazzate, continuate a mangiare olio di palma senza farvi il problema". Il fatto che un messaggio così superficiale giunga da un cantante di quel livello, mi ha lasciato un pochino basito. Viene quasi il dubbio che Vecchioni fosse sotto gli effetti di qualche vino di langa non ben assimilato... Però stare sul palco e parlare davanti a centinaia di persone è una bella responsabilità. E banalizzare su un argomento così delicato mi sembra, francamente, uno scivolone. 

Non voglio dire "sull'olio di palma non si scherza" o assumere un atteggiamento snob né pretendo una dissertazione scientifica. Solo fare uscite che abbiano un buon senso. Nell'epoca delle fake news, usare il buon senso è rivoluzionario.

Ora, non detengo la verità in tasca, nemmeno essere troppo esaustivo, però ho letto sull'argomento informazioni provenienti da soggetti che sull'argomento paiono averci investito un bel po' di tempo e di sforzi, quindi perlomeno partiamo da lì e rispettiamo il loro lavoro (perché sappiamo quanto poco basti per smontare delle tesi scientificamente costruite per mesi, se non per anni). 

Tante fra queste tesi dicono che l'olio di palma potrebbe far male alla salute. Ma penso che limitare tutta la discussione alla dimensione Salute - come fa il nostro buon Vecchioni - sia fuorviante: l'olio di palma può far male come tutti i prodotti raffinati di uso industriale (infatti l'olio di palma che si usa nelle merendine è il risultato di un processo industriale, mica il risultato diretto della spremitura dei frutti della palma). La questione è prima di tutto ambientale: per far posto alle palme si deforesta, anche con la miglior filiera del mondo, come quella che Ferrero dice di perseguire. 

La monocoltura è un fatto e a farne le spese è la biodiversità del sud-est asiatico. Quindi, come tutti i prodotti alimentari del mondo, quando vengono impiegati in modo massiccio, questi possono produrre degli scompensi ecosistemici. Questo è il problema dell'olio di palma: finora è stato usato in tutte le merendine e negli snack del mondo. Riuscite a immaginare quanto olio di palma serve per alimentare questo settore? Il fatto che ora tanti biscotti abbiano smesso di usarlo è un bene, nella misura in cui non venga sostituito con un altro olio vegetale che segua lo stesso principio massivo. Temo però che sia quello che sta succedendo. 

Una delle possibili soluzioni allora sarebbe quella di diminuire il consumo di prodotti industriali e tornare a prepararsi una colazione o una merenda sane e fatte in casa con gli ingredienti giusti. 

Capisco che non è un discorso "simpatico", che strappa sorrisi come dire "l'olio di palma? tutte cazzate!". Ma Vecchioni ha preferito buttarla sul ridicolo, continuando affermando che le 60enni di oggi sono delle vere "gnocche" (ha detto proprio così) rispetto alle signore della stessa età che lui vedeva da bambino.

Meglio intonare tutti insieme "Luci a San Siro" che, a differenza dei suoi intermezzi, quella sì che gli è venuta bene.

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