Usi civici del Vallone del Valasco, risorsa collettiva da salvaguardare

Intervento delle associazioni ambientaliste cuneesi.

Prendiamo atto con soddisfazione della volontà della nuova Amministrazione Comunale di Valdieri, insediatasi il 4 ottobre 2021, dopo anni di inattività, di affrontare l’annosa questione del Valasco e ci congratuliamo per la decisione. In pochi mesi dal suo insediamento la nuova Amministrazione comunale ha affrontato con determinazione e pragmatismo alcune tematiche ambientali aperte da tempo: questione usi civici del Valasco e il recupero dell’ex cava Cementir all’ingresso di Valdieri. Problematiche che hanno visto le Associazioni ambientaliste schierate, da anni, in prima fila nel ruolo di pungolo e di impulso al rispetto delle norme legislative per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e dei beni culturali in tutte le loro componenti...

GLI USI CIVICI SUL TERRITORIO DEL VALASCO
Il Valasco fu venduto dal Comune di Valdieri al Re Vittorio Emanuele II il 21 agosto 1868. Sono circa 2.500 ettari che dalle Terme di Valdieri raggiungono il confine francese. Il vallone del Valasco è una delle aree più belle delle Alpi Marittime. Le Associazioni ambientaliste, insieme con l’ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane), già nel 1992 avevano denunciato l’attuale proprietà privata subentrata ai Savoia per uso improprio della ex residenza di caccia del Re Vittorio Emanuele II al Valasco. Il risultato di tale azione, portata avanti insieme al Comune di Valdieri, al Parco delle Alpi Marittime e all’Associazione degli Amici della ex Casa di Caccia Reale del Valasco, che raccolse oltre 2.500 firme, è stato il completo recupero della ex Casa di Caccia con i positivi risultati che oggi si possono vedere. In quel periodo molti si posero il quesito del perché un bene così vasto e importante, sia sotto l’aspetto ambientale, sia economico, quale è il Vallone del Valasco, fosse in mani private e si chiesero se l’atto di vendita fosse stato legittimo.
 
A fronte dell’incertezza giuridica sulla legittimità dell’originario atto di vendita e sul regime giuridico dei terreni, il Comune di Valdieri nel 1997 e la Regione Piemonte nel 1998 conferirono un incarico professionale ad un perito istruttore per l’accertamento dell’esistenza di terreni gravati da uso civico. Il perito demaniale, con perizia asseverata depositata il 30 luglio 2001, accertò la presenza dell’uso civico sui terreni privati del Valasco. Sempre in quel periodo il Comune di Valdieri richiese diversi pareri legali sulla materia usi civici. Ha, quindi, avuto inizio il procedimento amministrativo che, dopo oltre vent’anni non siè ancora concluso. In data 6 agosto 2001 il Comune di Valdieri trasmette alla Regione Piemonte – Settore Usi Civici - la perizia tecnica asseverata per i provvedimenti di competenza. Solo dopo quattro anni il privato proprietario del bene (9 novembre 2005) deposita in Regione Piemonte la relazione peritale di parte. Da allora, fine anno 2005, su tutta la pratica trasmessa dal Comune di Valdieri (6 agosto 2001) alla Regione Piemonte – Settore Usi Civici - non si hanno più notizie.
 
A fronte di questo immotivato silenzio del Comune e della Regione Piemonte, le Associazioni Pro Natura Cuneo e Legambiente Cuneo chiedono, con lettera del 5 luglio 2018, al Sindaco di Valdieri e al Presidente del Parco Alpi Marittime, un incontro al fine di affrontare congiuntamente tutte le tematiche dell’intero territorio del Valasco. In particolare si evidenziano le azioni già intraprese in passato dal Comune di Valdieri relativamente alla questione dell’uso civico. L’incontro avviene presso il Comune di Valdieri in data 11 settembre 2018. In quella sede si propone, unanimemente tra i convenuti, di costituire un gruppo di lavoro con tutti i portatori di interesse. All’Ente Parco è affidato l’impegno di predisporre un documento da inviare al Sindaco di Valdieri. Tale documento avrebbe dovuto evidenziare le criticità e le problematiche da affrontare nel gruppo di lavoro. L’Ente Parco, a fronte di numerosi nostri solleciti, non ha mai onorato questo impegno.
 
A seguito di una nostra precisa richiesta verbale, in data 21 gennaio 2019, al Presidente del Parco (Salsotto) ci è stato risposto che l’Ente Parco non poteva mettersi contro il Comune di Valdieri, defilandosi, di fatto, dall’appoggiare la nostra iniziativa. Da parte del Sindaco di Valdieri (Gaiotti) non ci è più pervenuta nessuna comunicazione sia scritta che verbale in merito alla nostra richiesta del 5 luglio 2018. L’unico scopo dell’azione, promossa dalle Associazioni ambientaliste, era e rimane quello di affrontare con vero spirito collaborativo tutte le problematiche aperte sull’area del Valasco, nell’esclusivo fine di salvaguardare un bene di inestimabile valore nell’interesse collettivo. Tutti coloro che frequentano i luoghi del Valasco sono a conoscenza del grave stato di degrado delle strade e mulattiere ex militari, vere opere d’arte e importanti per ragioni storiche e paesaggistiche.
 
Continuando nella crono-vicenda, arriviamo al 30 ottobre 2020. Le Associazioni ambientaliste Pro Natura Cuneo e Legambiente Cuneo con lettera indirizzata al Comune di Valdieri e alla Regione Piemonte – Settore Usi Civici – chiedono di “voler comunicare, per quanto di propria competenza, lo stato dell’istruttoria della procedura di accertamento demaniale avviata il 30 luglio 2001”.  Non avendo ricevuto risposta nei termini previsti, viene richiesto l’accesso agli atti, anche grazie all’intervento del Difensore civico regionale. Dall’esame della documentazione presso la Regione Piemonte abbiamo riscontrato che nessun provvedimento era stato assunto dalla Regione Piemonte, vuoi per inerzia dell’Ufficio competente, vuoi perché fondamentalmente il Comune di Valdieri, negli anni, non ha mai sollecitato la conclusione del procedimento amministrativo trasmesso in Regione Piemonte – Settore Usi civici - il 6 agosto 2001.
 
Il 14 febbraio 2021 le Associazioni ambientaliste hanno diffidato il Comune di Valdieri e la Regione Piemonte a voler adottare il provvedimento conclusivo del procedimento. Da quella data, 14 febbraio 2021, vi sono stati scambi di lettere tra Regione Piemonte e Comune. La Regione ha giustificato la sua inattività a fronte dell’intervenuta modifica alla Legge Regionale sugli usi civici nel 2009; ribadendo più volte che oggi, in base alla nuova normativa, la competenza di conclusione del procedimento è del Comune di Valdieri. L’ultima lettera della Regione Piemonte del 29 giugno 2021, sottolinea il “potere-dovere del Comune di Valdieri di porre fine all’occupazione senza titolo o senza valido titolo di un terreno gravato da uso civico. Tale onere e obbligatorietà di esercizio non può essere influenzato da elementi di discrezionalità”. L’allora Sindaco di Valdieri, Gaiotti, nelle sue lettere di risposta alla Regione “si riserva di valutare quali azioni intraprendere in base al bilancio e alla prossima campagna elettorale”.
 
A fronte di questa inerzia, sia della Regione Piemonte che del Comune, le Associazioni ambientaliste con lettera del 27 luglio 2021 hanno fatto istanza al Presidente della Giunta Regionale “per l’adozione del potere sostitutivo previsto dalla legislazione vigente”. Solamente a maggio 2022 la Regione Piemonte, a fronte di nostro sollecito, ha risposto alle Associazioni ambientaliste evidenziando che l’istanza del potere sostitutivo invocata non trovava riscontro in quanto si “esercita esclusivamente nei casi in cui la Giunta Regionale accerti la persistente inattività da parte dell’Ente interessato”. Questa è la narrazione cronologica dei fatti di questa singolare vicenda. Lasciamo ai lettori e all’opinione pubblica il giudizio sull’operato dei vari soggetti coinvolti.
 
In conclusione le scriventi Associazioni ambientaliste intendono evidenziare quanto segue:

1) Gli usi civici svolgono un ruolo fondamentale per la vita e lo sviluppo delle comunità locali, per la conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale, naturale e culturale. (Legge n 168 del 2017). È un diritto inalienabile della comunità locale che ne è titolare; il Comune è solo il gestore nel loro interesse.

2) In tutti questi anni, dal 2001, il Comune di Valdieri ha speso del denaro pubblico in pareri legali, perizie tecniche, dispendio di personale per la gestione della pratica ecc., senza arrivare alla conclusione del procedimento amministrativo.

3) È necessaria una forte azione di sensibilizzazione tra tutti i portatori di interesse per sostenere in tutti i modi possibili il procedimento amministrativo avviato ora dal Comune di Valdieri con deliberazione del 30 maggio 2022. In particolare è chiamato in causa l’Ente Parco Alpi Marittime, che ha in gestione l’intera area e che incontra notevoli difficoltà con la proprietà privata. Chiediamo fermamente al Presidente dell’Ente Parco di lasciare il ruolo di “spettatore”, come da lui recentemente dichiarato agli organi di informazione, e di assumere il doveroso ruolo di protagonista! Rimanere in mezzo al guado non si addice al ruolo di un Ente pubblico che statutariamente ha la primaria finalità di “tutelare le risorse naturali del territorio attraverso strategie di gestione sostenibile concertate tra le istituzioni”.

4) A chi ha giovato il protrarsi per decenni di questa incertezza giuridica non solo sulla proprietà, ma anche sulla gestione di questo importante patrimonio? La strada di accesso versa in gravi condizioni; il rifugio Questa, costruito su un ex ricovero militare, gestito per 93 anni dal CAI Ligure, è passato, nel 2017, dal Demanio militare alla Società proprietaria del Valasco. Una situazione che nel tempo ha inciso negativamente sia sulla gestione che sugli interventi di riqualificazione.

5) Qualora si configurassero, a seguito dell’eccessivo protrarsi del procedimento amministrativo, situazioni di criticità e/o danni patiti dalla collettività titolare del diritto di uso civico, chi sarà chiamato a risponderne?
 
Al fine di adempiere ai propri scopi statutari le scriventi Associazioni ambientaliste continueranno a vigilare, con riserva di ogni azione, e a sostenere il procedimento amministrativo avviato dall’Amministrazione Comunale di Valdieri, affinché un bene così prezioso e importante qual è la conca del Valasco ritorni in mani pubbliche.
 
Domenico Sanino – Presidente Pro Natura Cuneo
Bruno Piacenza – Presidente Legambiente Cuneo
Silvio Galfrè – Presidente LIPU Cuneo
Albino Gosmar – Presidente Cuneo Birding
Alberto Collidà – Presidente Italia Nostra Cuneo

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