Entracque: nuovo polo scolastico, progetto da rivedere

A cura di Pro Natura Cuneo, Legambiente Cuneo, Cuneo Birding, LIPU Cuneo e Italia Nostra Cuneo.

Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il Comune di Entracque ha avuto un finanziamento PNRR di 1,7 milioni di euro per realizzare un nuovo polo scolastico su un terreno non edificato di oltre 6.000 mq. L’investimento supererà i 2,5 milioni; il Comune di Entracque parteciperà con fondi propri per 800.000 euro.
Alcune considerazioni: attualmente l’attività di insegnamento vede coinvolti i due Comuni della valle Gesso, Valdieri ed Entracque. A Entracque c’è la scuola materna e le prime tre classi delle elementari; a Valdieri le ultime due classi della primaria e la scuola media; ad Andonno la scuola materna. L’attuale scuola materna e primaria, come dichiarato dal Sindaco Pepino agli organi di informazione, «non è vecchia ma necessita di un adeguamento antisismico importante, così è stato deciso di progettare un nuovo polo»...

L’intenzione del Comune di Entracque di realizzare una nuova, grande, scuola è stata assunta in accordo con il Comune di Valdieri? Stupisce, infatti, constatare una scelta che deve riguardare l’intera valle a favore del Comune che non è il centro geografico della valle Gesso.

La questione che preoccupa le associazioni ambientaliste è l’inaccettabile consumo di suolo, che è “la” risorsa primaria da tutelare in tutti i modi. Da anni ci battiamo per salvare il suolo, consci della sua estrema importanza per molti, preziosi servizi ecologici, non ultimo il contributo fondamentale contro i cambiamenti climatici e la regimazione delle acque meteoriche, un problema crescente legato anche, e soprattutto, alla cementificazione del territorio.

Ammessa la necessità di un nuovo polo scolastico, perché non recuperare l’esistente? Ci sono in valle aree cementificate (vedasi le ex caserme di Valdieri) che potrebbero essere utilizzate per realizzare la nuova scuola che non serve solo ad Entracque, ma a tutti i Comuni della valle.

Pare che gli amministratori pubblici abbiano dimenticato le parole “recuperare, riutilizzare” ciò che già esiste nei centri abitati, privilegiando il nuovo su terreni agricoli. Entracque non è l’unico caso nella nostra Provincia. Se l’esempio viene dal pubblico, che dovrebbe tutelare in ogni modo la risorsa suolo, come saranno incentivati i cittadini a recuperare le loro abitazioni nei centri storici?

Pertanto chiediamo alla Amministrazione Comunale di Entracque di rivedere il progetto, puntando al recupero dell’esistente o ad utilizzare strutture già cementificate e dismesse, azione che dovrebbe diventare prassi abituale e inderogabile a tutela del suolo il cui consumo è una piaga che continua inarrestabile nel nostro Paese (come documenta e certifica ogni anno l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Domenico Sanino, presidente Pro Natura Cuneo
Bruno Piacenza, presidente Legambiente Cuneo
Albino Gosmar, presidente Cuneo Birding
Silvio Galfrè, presidente LIPU Cuneo
Alberto Collidà, presidente Italia Nostra Cuneo

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