Govone: molte buone ragioni per non autorizzare un impianto a biometano

A cura del Comitato NO Biometano a Govone.

Lo scorso 7 agosto una delegazione del Comitato ha incontrato l’Amministrazione comunale di Govone, rappresentata dal Sindaco Sorba, l’Assessore Pereno e quattro Consiglieri di maggioranza, illustrando le proprie ragioni che ci portano a sostenere un fermo no all'impianto...

Riassumiamo qui i punti nevralgici:

    • consumo di ettari di prezioso suolo agricolo, quando impianti del genere possono essere posizionati in siti industriali dismessi;
    
    • considerato che il conferente é la Ferrero S.p.A., non si comprende perché non si realizzi l’impianto nel suo sedime produttivo o in prossimità (zona carcere di Alba, da un lato o dall'altro della tangenziale, ad esempio): ubicare l’impianto a 15 km dal conferente, significa creare trasporto pesante per la movimentazione del materiale, con conseguente inquinamento e maggior traffico;
    
    • Govone è nel Roero, territorio in parte Patrimonio Unesco e che sta lavorando per diventare perla enogastronomica e turistica (è presente sulla collina un castello sabaudo, anch’esso Patrimonio Unesco);
    
    • il territorio di Govone è noto per le produzioni agricole, in particolare ortive e vitivinicole;
    
    • gli scarti della Ferrero S.p.A. non sono rifiuti, bensì materie prime lavorate che possono essere RIUSATE nell’alimentazione umana e animale, RICICLATE ottenendo un compost di ottima qualità: se ci sono combustioni non c’è circolarità che invece c’è con un procedimento di compostaggio;
    
    • l’impianto potenzialmente creerà problemi di: odori, camion, solfuri, a poche centinaia di metri da case abitate con potenziali problemi alla salute; il digestato sarà un RIFIUTO difficilmente smaltibile, NON un fertilizzante, così come la parte liquida dovrà andare a trattamento.

Inoltre la Frazione Canove ha già dato oltre l’accettabile:

    • negli anni ’70 Canove era una frazione di 500 abitanti, agricola, sebbene già attraversata da camion da cava, con produzioni di polveri, inquinamento fisico ed acustico e una profonda trasformazione dell’alveo del fiume Tanaro e delle sponde a causa dell’attività di cava; tra il 1980 e il 1990, a poco più di un km (meno di 1 km dalle prime case abitate), venne insediata la Stamperia Miroglio, industria insalubre addetta alla stampa con colori chimici di tessuti;
    
    • dal 1980, a 300 mt dall’abitato, venne realizzato un impianto di depurazione delle acque reflue, che ad oggi, dopo notevoli e continui ampliamenti, è dimensionato per quasi 300.000 abitanti di Alba, Bra, Langhe, Roero;
    
    • nel periodo 1990 – 2000 l’Amministrazione ha consentito, con una pianificazione territoriale del tutto discutibile, la realizzazione di 15-20 capannoni artigianali / commerciali nella zona di espansione del centro abitato, nel contempo autorizzando negli spazi residui dell’abitato stesso immobili di tipo grande condominio, con la conseguenza che ad oggi sono residenti circa 800 abitanti, circondati da insediamenti artigianali, industriali, di impianti;
    
    • intorno all’anno 2000 la ditta Nutkao, a ridosso dell’abitato, ha realizzato un importante stabilimento produttivo industriale;
    
    • la frazione Canove ritiene sia giunto il momento di investire su parchi, giardini, parcheggi, mitigazione verde di quanto già insediato.
 
All’Amministrazione il Comitato ha richiesto:

    • di sapere la posizione tenuta dal Comune in sede di Conferenza dei servizi del 19/04/2023;
    
    • di fornire la documentazione tecnica in suo possesso;
    
    • di supportare la scelta del Comitato di incaricare un tecnico esterno, docente del Politecnico di Torino, per partecipare alle future conferenze preparati, con dati validi e ulteriori solide argomentazioni;
    
    • di garantire la continuità amministrativa evitando il commissariamento in un momento molto delicato per la nostra comunità, di deliberare in consiglio la completa contrarietà al progetto e di assicurare l’appoggio al Comitato e dei suoi obiettivi nella prossima Conferenza dei servizi, con una posizione di diniego all’impianto.

I rappresentanti del Comune alle nostre domande hanno risposto in modo talora evanescente e talvolta con posizioni in conflitto tra loro, ma in ogni caso disponibili a darci quanto prima riposte più concrete.

L’amministrazione ci ha confermato che la conferenza dei servizi al momento è sospesa, dietro richiesta del Comune, che ha chiesto integrazioni ulteriori e pareri esterni. Ci è stato riferito che il Comune non si è espresso con una posizione definitiva, desidera capire meglio prima di decidere.

Il Comitato ha inoltre ritenuto opportuno evidenziare che è a conoscenza della progettazione dello sviluppo dell’impianto di depurazione SISI di Canove, che consiste principalmente nella costruzione di un nuovo digestore anaerobico secondario e nell'adeguamento dell’attuale digestore secondario a digestore primario. La maturità della cittadinanza govonese di non voler osteggiare l’implementazione ed efficientamento dell’impianto di depurazione esistente, è la dimostrazione che non si vuole dire NO a priori, ma semplicemente non si concorda con il voler continuare a pesare con NUOVI impianti critici sulla nostra comunità.
 
Ci pare corretto segnalare che, mentre nella fase iniziale il gruppo di minoranza ha mantenuto una posizione più distaccata sul tema, a seguito delle sostenute rimostranze della cittadinanza manifestatesi con gli incontri del 25 e del 31 u.s. , ha poi assunto formalmente una posizione chiara e netta contro la costruzione dell’impianto, come si può rilevare dagli scritti che seguono.

Infatti il gruppo di minoranza mercoledì 2 agosto 2023 ore 15:26 ha inviato al Sindaco la email avente come oggetto: “richiesta di rinuncia al progetto impianto biogas a Canove” che recitava:
“Egregio Signor Sindaco, prima che le sue annunciate dimissioni vengano definitivamente ratificate in Consiglio Comunale e in considerazione del chiaro dissenso espresso dalla popolazione nelle recenti assemblee, le chiediamo di formalizzare la rinuncia al progetto di costruzione dell’impianto di biogas in frazione Canove.
Cordiali saluti. Il Gruppo di Minoranza”

Una ulteriore email é stata inviata lunedì 7 agosto ore 22:02, sempre al Sindaco, avente per oggetto: incontro con Snam e Ferrero dell’8 agosto ore 18 che diceva:

“Al Sindaco del Comune di Govone. Il Gruppo di Minoranza, da Lei avvisato in data odierna circa la riunione indetta da Snam e Ferrero per martedì 8 c.m., non potrà parteciparvi.
Tuttavia, con la presente intende ribadire il proprio dissenso alla costruzione dell'impianto di biometano in località Canove di Govone e ritiene definitiva e inderogabile la volontà espressa dalla popolazione nella riunione del 25 luglio u.s. Le chiede pertanto, in apertura della riunione, di leggere pubblicamente la presente comunicazione e di disporre che venga messa agli atti.
Cordiali saluti. Il Gruppo di Minoranza”

Non possiamo che compiacerci che la minoranza sostenga senza tentennamenti la linea del Comitato e ci auguriamo che l’incontro di ieri tra il Sindaco e i proponenti sia servito a mettere in luce le criticità sulla realizzazione dell’impianto nei nostri territori.

Come precedentemente annunciato, verrà a breve avviata la raccolta firme estesa al comune di Govone e ai comuni limitrofi, a sostegno della nostra battaglia, unitamente alla raccolta fondi necessaria per coprire le spese che il Comitato sta sostenendo.

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