A cura del Comitato Ama il tuo Paese di Villanova e Roccaforte Mondovì per la tutela del Momburgo.
Siamo preoccupati per la presentazione da parte della ditta Giuggia della richiesta di riapertura, ampliamento e recupero dell’area dell’ex cava Rulfi per innumerevoli ragioni: come è ben noto la chiusura era stata determinata da questioni ambientali legate ai rumori degli impianti, ai quali si aggiungevano problematiche di impatto idrogeologico e altre che la Provincia aveva sottolineato in risposta ad una successiva richiesta di riapertura avanzata nel 2018 dalla ditta Interstrade che ha ancora l’intestazione dell’area...
La questione coinvolge il Santuario di S. Lucia, a breve distanza, sotto il quale ad aprile si è verificato uno smottamento che ha coinvolto la strada Rulfi, ancora chiusa al traffico. Nel progetto si trascurano, oltre agli aspetti già segnalati, la fragilità dell’area, la presenza della borgata Rulfi a ridosso dei piazzali, la presenza del sistema di grotte e cunicoli interno al Monte Calvario e collegato con il santuario, già danneggiato con crolli emersi recentemente dalle indagini speleologiche attuate in zona, l’esistenza di un Vincolo circostante che valorizza paesaggio e monumenti riconoscendoli di notevole interesse pubblico.
Inoltre il progetto coinvolge Villanova, con l’aumento delle lavorazioni alla Rocchetta, dove il materiale grezzo verrebbe trasportato e lavorato, con l’aumento del traffico connesso, dell’inquinamento da rumori e polveri, dell’impatto sulla salute degli abitanti.
Chiediamo da tempo al Comune di Villanova di mettere mano al piano acustico, come richiesto anche dalla Provincia da anni e fermo al 2015. Chiediamo anche che siano installate centraline fisse Arpa per il controllo dell’aria (polveri e fumi delle ciminiere), visto il moltiplicarsi delle attività estrattive, di quelle industriali connesse e del traffico di mezzi pesanti aumentato per la riapertura anche della cava di Miroglio. Pensiamo che questo territorio stia scoprendo la propria vocazione turistica sostenibile valorizzata e testimoniata dal Vincolo paesaggistico del 2017 e dal recente rilancio dei percorsi naturalistici e dei monumenti presenti, in particolare il Santuario di Santa Lucia, grazie anche all’impegno del Comitato Amici di S. Lucia che lo sta valorizzando.
Lo sfruttamento delle risorse del territorio e la loro erosione ha forse prodotto profitti notevoli e avvantaggiato gli interessi privati senza però che i residenti siano stati mai consultati, come dimostra la recente affermazione della ditta Giuggia sui giornali, in risposta alla lettera dei residenti della borgata Rulfi.
La ditta afferma che “saranno coinvolte le amministrazioni e tutti gli enti preposti”... ma i cittadini contano qualcosa? La salute pubblica è minimamente considerata?
Andate a leggere il progetto sul sito della Provincia e converrete con noi che davvero tanti sono i motivi per cui essere preoccupati. Noi come Comitato abbiamo letto il progetto e inviato diverse osservazioni critiche contrarie alla riapertura del sito estrattivo, già chiuso per i danni che arrecava all’ambiente e alla salute.
Anche in questa occasione la nostra posizione è sostenuta e sottoscritta dal Coordinamento Associazioni Ambientaliste Cuneesi (Legambiente-Lipu-Pro Natura Cuneo -Cuneo Birding-Italia Nostra Cuneo).