a cura di Italia Nostra, sezione albese.

La Sede centrale dell’Associazione ha indetto la Settimana nazionale di “Italia Nostra” del Patrimonio Culturale dal 4 al 12 Maggio 2019. Aderendo all’iniziativa, la Sezione albese ha incluso in tale ambito l’annuale “campo di lavoro volontaristico” che da molti anni si svolge nel sito alberato dov’è la cappella campestre di  S. Stefano nella frazione Perno di Monforte d’Alba...

di Matteo Viberti.

Nei primi giorni di maggio alcuni volontari inizieranno a caricare sui loro furgoncini il cibo altrimenti in esubero delle mense scolastiche. I bambini aiuteranno a posizionare il cibo nel mezzo, gli insegnanti spiegheranno il valore del gesto. I volontari poi guideranno il furgoncino attraverso la città e porteranno il cibo in via Piera Cillario, dove verrà distribuito alle persone in temporanea difficoltà economica. Dietro a quelle che potrebbero apparire come semplici azioni si nasconde un programma complesso e un tentativo di immaginare un nuovo modo di vivere a livello sociale e comunitario, dove ogni elemento è interconnesso e può attivare risorse importanti nei vari attori del sistema. Inaugurato a fine marzo, il progetto “Il cibo non si spreca!” - una collaborazione tra mensa scolastica ed Emporio della Solidarietà che sembra coniugare dentro di sé un nuovo concetto di gestione del cibo, ma anche di solidarietà e di intervento pedagogico – è oggi pronto a ripartire. Ma facciamo un passo indietro per capire di cosa si tratta...

di Gino Scarsi, Canale Ecologia.

Apprezziamo ultimamente la maggiore sensibilità dimostrata dai giornali locali sul tema del cambiamento climatico, con servizi e interventi vari, e  ci associamo quindi alle “grida” che arrivano da più parti, anche molto qualificate, sul devastante fenomeno in atto di un paesaggio che perde la propria biodiversità a causa della monocultura della vite. Anzi si deve ormai parlare di bicoltura: viti e nocciole, queste ultime partite in quarta per la spinta della Ferrero. E’ un grosso problema che va affrontato a livello di programmazione, occorre una specie di piano regolatore dei terreni agricoli, che riequilibri gli impianti colturali in funzione della necessaria biodiversità...

di Fabrizio Biolè, coordinatore provinciale Italia in Comune.
 
Egregio signor direttore,
forse i nostri rappresentanti istituzionali a livello nazionale sono quotidianamente oberati di impegni, eventi, tanto lavoro in aula e mille iniziative sul territorio, ma, se è vero che la forma è sostanza, e se è vero che da ormai tre lunghi anni come società italiana non abbiamo potuto avere nessuna certezza sulla barbarie che si è compiuta sul ricercatore Giulio Regeni al Cairo, provando ad interpretare la curiosità - e lo stupore (l'indignazione?) - di tanti miei concittadini della Granda e di tanti colleghi Sindaci che in questi anni hanno deliberato il pieno impegno dei propri enti, di collaborazione per addivenire ad una verità su un caso tanto controverso, vorrei utilizzare lo spazio che presso la sua testata avrà la bontà di concedermi per fare una semplice, netta, attuale domanda: perchè lunedi 29 aprile, quando la Camera discuteva la necessità di deliberare la nascita di una Commissione di inchiesta sul caso Regeni, NESSUNO dei deputati cuneesi - se non sbaglio di piemontesi peraltro era presente solo l'onorevole Piero Fassino - era in Aula?

a cura della sezione albese di Italia Nostra.

Abbiamo appreso che in una riunione del Consiglio comunale di Castellinaldo, svoltasi l’8 di aprile, è stato dibattuto il progetto proposto per la costruzione di una nuova torre-belvedere in località Granera Alta nel territorio castellinaldese. La proposizione edificatoria è di un’azienda vitivinicola che intenderebbe realizzare quella torre-belvedere (“Viticcio”), di 7 metri di diametro ed alta 15 metri, in un terreno agricolo di sua proprietà. Secondo i proponenti, tale costruzione potrebbe migliorare le potenzialità turistiche del paese, anche a favore degli abitanti ...

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