La difesa dell'Acqua Pubblica entra nella campagna elettorale

ImageManca meno di un mese alla “chiamata alle urne”, che per gli astigiani significherà esprimersi per il rinnovo tanto del Parlamento nazionale quanto del “parlamentino” provinciale. Mentre infuria una accesa discussione tra i sostenitori del “non voto” e quanti ritengono che (nonostante tutto) anche un voto al “male minore” è segno di Democrazia e di futuro, ci piace provare a riportare i termini del contendere ad un piano meno astratto/ideologico e più terreno, cioè sui temi. Iniziamo, ovviamente, da quello della salvaguardia delle acque pubbliche, uno dei nostri chiodi fissi. Che significa chiederci se vogliamo ancora possedere beni essenziali proprietà di tutti oppure lasciare che il “Mercato” si occupi dei nostri bisogni primari e vitali. Qualche considerazione, una rapida analisi dei programmi dei partiti su questo punto ed un appello ai Candidati da parte della Società Civile piemontese …

Iniziamo dall’attenzione che i programmi elettorali offrono al tema dell’acqua pubblica, che noi continuiamo a voler sintetizzare con il motto “l’Acqua è un Diritto e non una merce”.

La proprietà e gestione  dell’ACQUA nei programmi elettorali di:
 
La Sinistra. L
’Arcobaleno
Punto 7.
…. La Sinistra l’Arcobaleno propone la ripubblicizzazione dei servizi idrici …
 
Sinistra critica
Punto 10. 
… Vogliamo la tutela delle acque e la riduzione del consumo di acqua da parte di industrie e agricoltura.
 
Partito Democratico
Punto 9. b)
… È indispensabile che i cittadini/clienti (siano essi famiglie o imprese) possano godere dei vantaggi derivanti da un mercato nel quale più operatori competono tra loro sul prezzo e sulla qualità del servizio (…)  la possibilità di scegliere tra offerte diverse è quindi un presupposto indispensabile. Là dove questo non sia tecnicamente possibile (ad esempio nella gestione di reti) il fornitore del servizio, per un tempo predefinito (che consenta gli investimenti necessari, ma non pregiudichi la possibilità di nuovi, futuri fornitori) va individuato attraverso Gare che siano aggiudicate sulla base del fondamentale criterio di incrementare i benefici dei cittadini/clienti …..
 
Popolo delle Libertà
Missione 1: rilanciare lo sviluppo / punto 4: liberalizzazioni
Liberalizzazione dei servizi privati e pubblici per migliorare il rapporto qualità/prezzo a favore dei consumatori a partire dal carico delle bollette.

Dunque, tutti i partiti di centro-destra premono per il totale affidamento al Mercato di ogni tipo di servizio pubblico e locale, acqua compresa.
Il Pd, per bocca della sua ex Ministro Linda Lanzillotta, annuncia: "II primo giorno della nuova legislatura presenterò un ddl sui servizi pubblici locali come piace a me, senza vincoli di alleanze, con il quale tutti i favorevoli dovranno misurarsi nel merito. Mi auguro che nei prossimi mesi questa sia un'azione bipartisan".  
A Sinistra, l’acqua è considerata (ancora …) un bene comune da difendere, anzi da ri-pubblicizzare. Però, nei suoi programmi, non si fa un solo accenno alla forma che si vorrebbe dare alle società che dovranno/dovrebbero gestire i nostri acquedotti una volta tornati in mano alla gestione pubblica. Se la forma è quella delle SpA a capitale sia misto e sia pubblico (vedi Acea, Amga, Smat, Hera ecc.), la nostra risposta è risaputa: non le vogliamo, grazie ! Per "invertire la rotta" occorre tornare agli Enti strumentali, cioè alle Aziende Speciali e alle Aziende Speciali Consorziali. E' un peccato che nessuna forza politica, neppure la Sinistra Arcobaleno, abbia scritto chiaramente nel proprio programma politico il ritorno agli Enti strumentali; sui beni comuni pubblici, sia come proprietà, che come gestione, si è equivocato da almeno 4 anni.
E' ora che, come si dice nella proposta di legge popolare per la ri-pubblicizzazione dell'acqua, le forze politiche dicano pubblicamente, ed espressamente, se sono o non sono per il ritorno ai beni comuni fuori da regole di competitività e di concorrenza. Dentro, invece, a regole di gestione fortemente autogestite e partecipate tra cittadini e Autonomie Locali. Fortemente democratiche.

E la prossima settimana proporremo una nostra esclusiva intervista ad Aldo Quilico, presidente del Consorzio dei 101 Comuni dell’Acquedotto del Monferrato che ci aiuterà a capire cosa sta accadendo in questo nostro mondo (ex) pubblico, in cui le “nuove multinazionali municipali dell’utility” stanno per giocare la carta delle maxi-maxi concentrazioni. Utili per competere – così dicono loro – ma la sensazione è che quel cittadino-cliente che anche il partito di Veltroni richiama in continuazione, ben pochi vantaggi otterrà nella realtà dei fatti …

Cittadino-cliente ?

Ma quando andiamo a votare, scegliamo un Consiglio di Amministrazione (business oriented) o i gestori della cosa pubblica ?

Marco Bersani, Presidente di Attac Italia ed esponente di punta del Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua, dice al proposito:
Non scherzano. Hanno chiaro come la vera partita per i grandi capitali finanziari si gioca tutta sui beni comuni e sui servizi pubblici.
Ma anche noi non scherziamo.
Abbiamo aperto decine di vertenze nei territori contro la privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni.  
Abbiamo prodotto 406.626 firme a sostegno di una legge d'iniziativa popolare per la ri-pubblicizzazione dell'acqua.  
Abbiamo fatto una grande manifestazione nazionale a Roma.
Abbiamo conquistato provvedimenti come la moratoria su tutti gli affidamenti a SpA ed abbiamo contribuito, per due anni interi, a stoppare il DDL Lanzillotta.
Abbiamo chiaro come la partita sui beni comuni e sui servizi pubblici riguarda la salute, la qualità della vita, la redistribuzione sociale, la salvaguardia dell'ambiente e del futuro, la partecipazione e la democrazia.
O la Borsa o la vita?
Abbiamo scelto la vita.
Saremo pronti. Con intelligenza e determinazione.

Infine, un appello lanciato nelle scorse settimane dal nostro coordinamento piemontese per l’Acqua Pubblica (nato, come sapete tutti, dalla cocciuta ostinazione proprio del nostro Gruppo P.E.A.C.E. e del Comitato Astigiano a Favore delle Acque Pubbliche e che vede compartecipi Enti Locali, Autorità d’Ambito, Gestori di acquedotti e Società Civile). Quando questo appello è stato scritto (attorno allo scorso Natale), si trattava di una sollecitazione ai parlamentari piemontesi; poi è successo ciò che è successo e la situazione ci ha costretti a trasformarlo in un appello ai futuri candidati. Non sorprendetevi, dunque, nel leggere la sottoscrizione di Roberto Marmo: al momento della sua firma non era ancora un candidato …

 


APPELLO ai CANDIDATI PIEMONTESI al PARLAMENTO
da parte del
COORDINAMENTO PIEMONTESE PER L’ACQUA PUBBLICA
(formato da Enti Locali, Autorità d’Ambito, gestori di acquedotti, Società Civile)

Gentile Candidato/a,

lo scorso 19 Novembre, ad Asti, il nostro coordinamento si è riunito per la prima volta allo scopo di avviare un percorso comune e condiviso teso alla tutela e salvaguardia delle acque pubbliche italiane.
Questa nostra “rete”, che riunisce tutti i differenti attori della convivenza sociale collegata alla risorsa primaria costituita dall’acqua, si è formata sulla base della condivisione dei principi e delle finalità contenute nella proposta di legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”.

La proposta di legge è stata promossa da oltre 1.000 organizzazioni della società civile italiana che da anni si battono per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e che nel 1° semestre 2007 hanno raccolto e consegnato al Parlamento 406.626 firme a favore di tale proposta di legge d’iniziativa popolare.

Se un risultato sicuramente importante è nel frattempo arrivato con l’approvazione da parte del Parlamento della moratoria sugli affidamenti in corso e futuri (v. art 26-ter Legge 29 novembre 2007, n. 222 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007 - Suppl. Ordinario n. 249/L) , lo scioglimento anticipato delle Camere ha interrotto l’iter legislativo della proposta di legge di iniziativa popolare in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Con la presente Le chiediamo di impegnarsi pubblicamente affinché, alla riapertura del Parlamento, sia prontamente ripreso l’iter della legge e perché il dibattito proceda in modo spedito e porti al recepimento dei due rami del Parlamento del testo proposto dall’iniziativa popolare.

La ringraziamo fin d’ora e ci firmiamo:

Amici di Beppe Grillo - Cuneo e provincia
Amici di Beppe Grillo di Torino
Amione Adriano – Banca Etica, Torino
Associazione culturale Punto Rosso di Torino
Associazione Triciclo – Torino
Associazione VOL.PI – Torino
Associazione YAKU – Torino
Attac – comitato locale di Vercelli
Attac – comitato Locale di Torino
Bertaina Enzo, Comitato provinciale per l’acqua pubblica – Cuneo
Bosio Angela, Presidente ACLI, Asti

Brovelli Paola - “o.f.s. d'Italia” - Sezione locale di Novara
Caffè Basaglia – Circolo Arci - Torino
Cassano Luca – Capogruppo Rifondazione Comunista, Comune di Torino
Castronovo Beppe – Presidente Consiglio Comunale di Torino
Cerutti Monica, Capogruppo Sinistra Democratica, Comune di Torino
CGIL Funzione Pubblica – Cuneo
Circolo Peppino Impastato – Vercelli
Comitato Astigiano a Favore delle Acque Pubbliche, Asti

Coordinamento Comuni per la Pace – Provincia di Torino
Corsato Mario – Capogruppo Comunisti Italiani - Provincia di Torino
CTNA - Comitato Novarese Acqua
D’Elia Tommaso– Capogruppo PRC Provincia di Torino
De Masi Gianna, Consigliera provinciale di Torino -
Delfino Oreste, Coordinatore Comitato provinciale per l’acqua pubblica - Cuneo
Di Giambattista Ivan, consigliere provinciale – Cuneo
Quaranta Livio, presidente della comunità montana Valle Stura di Demonte.
Panero Fabio, consigliere comunale di Cuneo
Meinero Liliana, consigliera comunale di Cuneo,
Fea Carlo, Italia Nostra Saluzzo Valli Po e Varaita
Ferrero Anna, Presidente Di.Svi – Disarmo e Sviluppo o.n.g, Asti

Gallo Mimmo, Capogruppo Comunisti Italiani, Comune di Torino
Gambarotta Bruno - Torino
Giorgetti Prato Chiara – Consigliera provinciale di Torino
Gruppo Oltre di Vernante – Cuneo
Gruppo P.E.A.C.E., Asti

Herbstritt Edgardo, consigliere di circoscrizione sud-est Novara,
Libera – Cuneo
Mani Tese - Torino
Marmo Roberto, Presidente della Provincia di Asti e dell’ATO5 Astigiano

Miroglio Gianfranco, Presidente Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani, Asti
Monaca G, Coordinatore "Tempi di fraternità" di Asti
Moretto Stefano, Istituto Scholè Futuro, Torino
Mortarino Alessandro, Comitato astigiano acque pubbliche/ Gruppo P.E.A.C.E.

Novelli Diego – Torino
Pastrone Oscar, Coordinatore del Gasti-Gruppo di Acquisto Solidale di Asti

Patrito Renato – Consigliere d’Amministrazione SMAT Torino
Pelanda Davide, Circolo Berlinguer, Borgaro
Pensabene Giovanni, Segretario del Partito della Rifondazione Comunista di Asti

Quilico Aldo, Presidente Consorzio dei Comuni dell’Acquedotto del Monferrato
Racca Enrico - Presidente regionale della Gioventù Francescana d'Italia
Rosolen Mariangela, Coordinamento piemontese per l’acqua pubblica
Saglietti G. Coordinatore “Tempi di fraternità” di Asti

Sposato Luigi, Presidente Pro Natura di Asti
Tavolo delle Associazioni del Cuneese
Vaccaneo Pierangelo, Presidente Associazione "A Sinistra", Asti

Valfrè Valter, Sindaco del Comune di Castello di Annone
Vallero Sergio, Presidente Consiglio Provinciale di Torino
Zanna Roberto, Coodinatore Associazione “La Città che vogliamo”, Asti

Torino, 15 febbraio 2008

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