a cura del Forum Salviamo il Paesaggio.

Alla domanda posta dal nostro titolo si potrebbe rispondere in modo oggettivo: nell’aula delle commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura del Senato della Repubblica.
Ma questo noi tutti lo sappiamo; è arrivata in Parlamento il 23 marzo 2018, assegnata alle Commissioni il 10 ottobre dello stesso anno, oggetto di decine di audizioni e discussioni in aula. Ma dal 3 marzo di quest’anno (riunione del Comitato Ristretto delle Commissioni) pare essere scomparsa. Desaparecida...

Che cosa (altro) si attende?

A questa domanda (oggettiva) che il nostro Forum ha nuovamente rivolto ai membri delle Istituzioni centrali, non giunge risposta. E la nostra “bella” proposta di legge resta ferma assieme alle altre proposte normative presentate in alternativa.
La legge sul consumo di suolo – che per noi è la legge per “l’arresto del consumo di suolo e il riuso dei suoli urbanizzati” – non pare essere di interesse impellente per la Politica nostrana.

Da parte nostra non mancano e non mancheranno pressioni per sbloccare l’imbarazzante empasse attuale. E ci fa piacere annotare che l’invito che avevamo rivolto a tutti i consigli comunali italiani a discutere e approvare mozioni per richiedere il riavvio rapido dell’iter normativo, registri qualche presa di posizione ufficiale.

In questi giorni ci sono state segnalate due mozioni approvate in Veneto e nel Lazio.
La prima è del comune di Morgano (Treviso).
La seconda, approvata all’unanimità, è del consiglio del Municipio Roma I Centro, che potete leggere nel documento che trovate qui.

Riusciremo “dal basso” a imporre all’agenda politica un percorso rapido per rispondere all’emergenza-suolo?
Emergenza chiara a tutti ogni volta che temporali un po’ più sostenuti si abbattono sui nostri martoriati territori provocando danni irreparabili e morti.

E anche, naturalmente, “lacrime di coccodrillo”…

Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, nell’intervenire alla sessione conclusiva del Festival dello Sviluppo Sostenibile, si è detto “convinto che l’impegno in direzione di uno sviluppo sostenibile sia ormai consolidato sia dal punto di vista teorico, ma anche sul piano delle buone prassi. Quindi adesso non parliamo più in termini astratti, con una prospettiva velleitaria, ma parliamo di un’elaborazione di pensiero e di azioni che hanno una consistenza e una plausibilità a livello scientifico e psicologico, interno e internazionale”.
Dopo aver descritto gli ultimi interventi del governo contro la pandemia, Conte ha sottolineato che già prima della crisi il dibattito pubblico si concentrava sulla necessità di una svolta nelle politiche economiche in direzione di una vera e propria transizione ecologica. “L’elemento forse nuovo a cui assistiamo adesso è che ormai le nuove generazioni sono qui a popolare le piazze, a lanciare al mondo un allarme mostrando una sempre maggiore consapevolezza; non vogliono che la generazione attuale, i governanti attuali, possano oscurare il loro futuro. Quindi dobbiamo assolutamente rimediare alle conseguenze del cambiamento climatico, dell’inquinamento, del deterioramento del capitale naturale. I giovani ci lanciano la richiesta di un patto intergenerazionale e noi non possiamo rispondere con una visione egoistica. In Italia, in Europa, nel mondo siano consapevoli che questo è il momento delle scelte, non si può più tergiversare o rimanere silenziosi e inerti rispetto a questa richiesta”.

E ha aggiunto che “abbiamo bisogno di nuove lenti che ci consentono di leggere e interpretare la realtà che stiamo vivendo”.

Il suolo sarà tra gli elementi al centro di questa nuova visione?…

Vogliamo credere che così sarà e queste affermazioni di Vilma Moronese, presidente della Commissione Ambiente al Senato, che finalmente parla di "azzerare il consumo di suolo" ci fa ben sperare (e, naturalmente, vigilare!): http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/10/sara-necessario-azzerare-il-consumo-di-suolo-lo-afferma-vilma-moronese-presidente-della-commissione-ambiente-al-senato/