Legambiente Asti si ritira dalla Consulta Provinciale delle Associazioni ambientaliste

Imagedi Giancarlo Dapavo, presidente circolo Gaia di Legambiente.
Legambiente ha deciso di abbandonare ufficialmente la Consulta Provinciale delle Associazioni ambientaliste, istituita in via sperimentale dalla Provincia di Asti circa un anno fa. Le ragioni di questa scelta sono molteplici.
In primo luogo, ricordiamo che una parte significativa dell’ambientalismo astigiano, a ragione o a torto, non è entrata a far parte della Consulta, la quale ha finito perciò per essere un organo dimezzato e un elemento di divisione e di confusione anziché, come si auspicava, di maggiore forza e coesione ...


Ciò è emerso chiaramente nel caso della Tangenziale SudOvest (TSO): a più riprese la Consulta si è mossa autonomamente rispetto al Comitato appositamente costituito sulla questione, anticipandone, scavalcandone o forzandone le decisioni. Ad esempio, la Consulta ha deciso di aderire all’Osservatorio sulla TSO istituito dalla Provincia di Asti senza però pretendere che siano accolte le richieste imprescindibili avanzate dal Comitato, in particolare:

1) che sia svolto un serio studio preliminare di traffico e viabilità e
2) che si lasci la porta aperta a tutte le alternative, comprese la strada lungo il Borbore e l’opzione zero.

Ricordiamo che all’Osservatorio è attualmente assegnato solo il compito “di esaminare, discutere e approfondire l’iter progettuale e procedimentale della cosiddetta tangenziale sud ovest”: come a dire: la TSO si fa, si possono discutere solo i dettagli.

Aggiungiamo inoltre che la Provincia, la quale fornisce un contributo annuale per le attività della Consulta, sta premendo affinché quest’ultima svolga un’attività di promozione del territorio e delle iniziative dell’amministrazione provinciale, rendendo in questo modo molto difficile se non impossibile per la Consulta mantenere la necessaria neutralità e indipendenza di giudizio.

Crediamo perciò che tutte le associazioni che partecipano alla Consulta debbano esaminare spassionatamente la situazione. Per condurre con efficacia battaglie importanti occorrono unità di intenti, garanzie di totale indipendenza e massima intransigenza sugli aspetti “non negoziabili”: ci sembra purtroppo (e lo diciamo con grandissimo rispetto nei confronti dell’impegno e della buona fede dimostrati fin qui da chi la dirige e da chi ne fa parte) che la Consulta non sia l’organo più adatto ad assicurare la presenza di questi tre fattori essenziali.

Per il direttivo del circolo Gaia di Legambiente
Il Presidente Giancarlo Dapavo

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