L'11 novembre vedremo passare un treno tra Asti e Castagnole Lanze

di Alessandro Mortarino.

In questi giorni ha destato qualche sorpresa la presenza di personale FS impegnato a reinstallare i passaggi a livello lungo la via ferrata sospesa dal 2012 e in molti ci hanno domandato se fosse un normale atto manutentivo o se davvero fosse imminente la agognata riapertura delle linee ferroviarie del sud astigiano. La risposta sta nel mezzo: domenica 11 novembre è previsto il transito di un treno storico che unirà Asti e Nizza Monferrato per iniziativa (a fini turistici) della Fondazione FS ...

L'11 novembre sarà quindi una data importante perchè sancirà il primo passo di un processo che dovrebbe culminare con la riapertura totale del traffico viaggiatori tra Asti e Alba (ma solo fino a Castagnole Lanze, a causa dell'inagibilità della galleria Ghersi) nel giugno del prossimo anno.

Tutto procede al meglio, pare. Ma i problemi non mancano e il Tavolo Tecnico per la Mobilità Sostenibile - formato da Ordini professionali, amministrazioni comunali e associazioni del territorio - ne ha ampiamente discusso sabato 13 ottobre durante un momento di studio e di confronto a Isola d'Asti, a latere della presentazione - da parte del consigliere comunale Federico Valetti (Movimento 5 Stelle) - della proposta di legge regionale per la tutela, la valorizzazione e il pieno impiego della rete ferroviaria regionale.

Problemi di ordine pratico e decisionale: il Tavolo Tecnico ha infatti da tempo chiesto all'assessorato ai trasporti della Regione Piemonte e all'Agenzia per la Mobilità Piemontese di essere informato circa la progettazione del servizio e ha messo a disposizione un programma biorario/orario opportunamente elaborato per far fronte alle esigenze del territorio.
I due soggetti pubblici non hanno però offerto alcuna risposta e le preoccupazioni che la pianificazione del servizio possa non essere all'altezza dei bisogni di pendolari, studenti e turisti serpeggia. Forse, ritengono i componenti del Tavolo Tecnico, questo dovrebbe essere il momento giusto per condividere analisi e scelte ed evitare la "calata dall'alto" di una programmazione per il territorio, ma ideata senza il territorio ...

Il Tavolo Tecnico ha anche chiesto che la riapertura della linea Asti-Castagnole sia anticipata a dicembre 2018, cioè tra pochi mesi. Mesi che però stanno passando inesorabilmente. E l'orario è fondamentale: occorre infatti un'offerta molto "appetibile" per sollecitare una mobilità meno legata all'auto privata e per riportarla sul ferro.

In ogni caso, per la riapertura sarà necessario che la Regione valuti tutti gli aspetti, ad esempio proporre un biglietto unico integrato con tutti gli altri mezzi di trasporto pubblici, valutare la logistica esistente (potrebbe essere necessario un binario di incrocio a Isola?), proporre orari legati alle coincidenze con il traffico ferroviario per Torino e Genova.

L'11 novembre il treno passerà. Un treno storico. Il treno "normale" lo vedremo transitare l'anno prossimo (salvo sorprese pre e post elettorali: nel 2019 si rinnoverà il consiglio regionale ...) e vorremmo non fosse un treno dei desideri ma un treno della sostenibilità, della (e per la) comunità!



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