Sosteniamo la Collina affinché gli Elfi continuino a vivere


di Maurizio Bongioanni

Quando La Collina degli Elfi chiese di partecipare a una serata di raccolta fondi, io e il mio gruppo di musicanti accettammo senza sapere che la Collina fosse così bella. O meglio, io sapevo che la Collina era una struttura dove i bambini che uscivano da una grave malattia insieme alla famiglia potevano soggiornare per qualche tempo. Ma vederla da vicino, da dentro insomma, mi ha fatto scoprire un luogo dalla mission importantissima, da sostenere, da raccontare ... 
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La Collina degli Elfi sorge all'interno di un ex-convento tra le colline di Govone, ultimo avamposto roerino prima dell'astigiano. In particolare la bellissima struttura si trova dietro la chiesa di Craviano, piccola frazione di Govone. Dopo gli interventi di ristrutturazione, La Collina degli Elfi ha aperto un centro di accoglienza in cui si offre gratuitamente assistenza ai bambini malati di cancro in remissione. Nel centro si accolgono i bambini e le loro famiglie per brevi periodi di residenza - una settimana - in cui si tenta di ritornare alla quotidianità, cucinando, facendo arte e musico terapia, banalmente giocando in cortile con gli animali o prendendosi cura della propria persona (ad esempio c'è una parrucchiera). C'è la sala proiezioni, la stanza adibita alla battaglia di cuscini, le gelatine colorate sui vetri delle finestre, le stelle fosforescenti sul soffitto, la stanza di pittura ma soprattutto ci sono cinque camere da letto ampie e bellissime, il cui design è stato curato dall'architetto Marco Poncellini.

La mission della struttura è quindi quella di ristabilire l'armonia famigliare, aiutando i genitori e i bambini a superare un momento negativo quale è il cancro. Non si tratta di una struttura medicalizzata, ma un luogo dove tornare alla normalità, dove poter ricominciare ed elaborare le emozioni legate alla malattia. La serenità è un diritto dei bambini, gli adulti del futuro. Per fare questo la onlus La Collina degli Elfi può contare su 150 volontari. Volontari per nulla improvvisati: per diventarlo è necessario frequentare un corso che impegna una sera a settimana (a proposito: i corsi stanno per reiniziare). Nonostante l'impegno e la costanza richiesti, volontari ce ne sono tanti e tutti motivati: c'è chi sta a contatto con le famiglie e sopratutto con i bambini ma anche chi dà una mano cucinando o facendo la spesa, tagliando il prato o curando gli animali. 

La struttura non è inserita nel sistema sanitario nazionale. Per questo le donazioni sono cruciali. E' possibile donare in qualunque momento attraverso il sito http://www.lacollinadeglielfi.it/sostieni-la-collina/ oppure partecipando alle serate organizzate per la raccolta fondi. Come quella a cui abbiamo preso parte io e il mio gruppo, sperando di aver regalato un po' di musica aiutando a far conoscere il progetto a chi non lo conosceva (mi permetto di aggiungere che a differenza dei grandi nomi del panorama musicale italiano - non tutti ma tanti - che hanno suonato alla Collina, alla serata di cui sopra hanno partecipato diversi gruppi musicali a titolo davvero gratuito, e non facendosi pagare - come nella maggior parte dei casi passati - il cachet per intero). 

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