Separazione bancaria da Trump al M5S


di Gianni Rinaudo.

Sabato 12 novembre si è tenuto ad Alba, nella Sala Riolfo, un importante convegno sulla separazione bancaria organizzato da me e “Spiriti Liberi”. Liliana Gorini, presidente di Movisol, era tra i relatori insieme a Laura Castelli, deputata torinese del Movimento Cinque Stelle, Paolo Allemano, consigliere regionale del Partito Democratico, Fabrizio Biolè, sindaco di Gaiola, che mesi fa approvò all’unanimità un ordine del giorno per la separazione bancaria, e Ivano Martinetti, consigliere comunale albese del M5S.
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A inizio convegno ho ricordato che è bene fare informazione su questo, anche nelle scuole, dove insegno, in quanto è sbagliato pensare che quello della separazione bancaria “non sia un problema che ci riguarda”. Ci tocca tutti di persona, ed è giusto che si raggiunga un consenso su questo in Italia, come negli Stati Uniti. Ho quindi dato lettura di un messaggio di saluto dell’Avvocato Marta Giovannini, della Direzione del PD:

“Cari spiriti liberi, vi ringrazio per l’invito e mi scuso se non posso essere presente. Vorrei dirvi che condivido il principio della separazione di cui parlerete. In questi 16 anni, professionalmente, mi sono occupata ampiamente di contenziosi che riguardavano il problema dei prodotti finanziari che tanto danno hanno creato ai risparmiatori.
Era la fine del 2000 quando – comunque inaspettatamente – falliva, dopo secoli, uno Stato: l’Argentina; poco dopo emergeva il caso Parmalat e altri simili per arrivare al default di banche considerate dalle agenzie di rating ‘sicure’. C’è stato un problema macroscopico di attendibilità delle informazione connesso con la grande speculazione internazionale di cui – molto spesso – anche le nostre banche, specie se piccole, sono state vittime. Negli ultimi anni si è creduto troppo che l’attività bancaria fosse un’attività essenzialmente imprenditoriale e troppo poco che conservasse una rilevanza pubblicistica determinante. Anche i controlli pubblici sono stati evidentemente inadeguati e non sono stati in grado di evitare gli effetti della grande speculazione internazionale, e ciò ha nuociuto non solo ai risparmiatori ma anche alla stessa attività bancaria.
Oggi, voglio sperare, che si apra una nuova stagione. Buon lavoro.”


Dopo l’intervento del sindaco di Gaiola e del consigliere Martinetti, che hanno ricordato come la speculazione finanziaria, insieme al TTIP e i trattati liberisti, “incidano sulla nostra quotidianità distruggendo la nostra economia” chiedendo a viva voce il ritorno alla sovranità nazionale in politica economica e prima di tutto la separazione bancaria, Liliana Gorini ha ricordato ai presenti che il LaRouchePAC è pienamente mobilitato negli Stati Uniti per far adottare al Congresso in tempi brevi i due disegni di legge bipartisan per il ripristino della separazione bancaria, il 21st Century Glass Steagall Act, presentato al Senato dai Sen. Elizabeth Warren e Bernie Sanders, democratici, e dal repubblicano McCain, ed alla Camera dei Rappresentanti da Marcy Kaptur, democratica, e Walter Jones, repubblicano, che non a caso sono stati rieletti con il massimo dei voti (oltre il 70% dei voti, proprio per il loro sostegno alla legge Glass Steagall ed anche alla legge JASTA, che consente alle famiglie delle vittime dell’11 settembre di fare causa alla famiglia reale saudita per il suo sostegno al terrorismo). “Parlando all’AFL-CIO, il principale sindacato negli Stati Uniti, giovedì scorso la Sen. Warren ha detto chiaramente che si opporrà alle proposte razziste di Trump, ma che lo sosterrà sulla legge Glass-Steagall ed anche contro i trattati commerciali liberisti”.

“Nel 2008, quando scoppiò la crisi, ero negli Stati Uniti, a Boston, e ricordo bene i cittadini che chiamavano il loro congressista per dargli questo messaggio: ‘se salverete gli speculatori coi soldi dei contribuenti non vi rieleggeremo’. Non c’è nessuna ripresa di Obama, ve lo posso assicurare, la gente ha perso prima la casa coi mutui sub-prime, poi il lavoro e viveva in macchina, perché si vergognava di rivolgersi a strutture per poveri”. Per far comprendere come mai Trump abbia vinto le elezioni a sorpresa, Gorini ha ricordato che nelle ultime 2 settimane “ha smesso di dire cretinate, e nel suo comizio a Charlotte, nel North Carolina, ha detto due cose molto importanti, prima di tutto che Hillary Clinton ci avrebbe portati alla terza guerra mondiale imponendo una no-fly zone in Siria, ovvero la possibilità che caccia americani abbattessero caccia russi, e poi che la legge Dodd-Frank, la riforma bancaria di Obama, è una truffa, che bisogna frenare Wall Street e ripristinare la legge Glass-Steagall. Ecco perché è stato eletto. Un sondaggio recente nei cosiddetti “swing states” (stati in bilico) mostrava infatti che il 70% degli elettori democratici, non repubblicani, sono per la legge Glass-Steagall".

Ha concluso il convegno Laura Castelli, deputata del Movimento Cinque Stelle, che si è detta d’accordo con Gorini sull’urgenza di approvare i disegni di legge per la separazione bancaria al Parlamento. Ha parlato della sua esperienza in Commissione Bilancio in cui “si vede chiaramente che il Parlamento non legifera, non c’è. Posso darvi però una buona notizia, il Movimento Cinque Stelle ha presentato un emendamento sulla separazione bancaria che verrà discusso e votato tra tre giorni. Il M5S propone non solo la legge Glass-Steagall ma anche la nazionalizzazione di Bankitalia”. Parlando dei derivati l’on. Castelli ha proseguito: “sulla speculazione in derivati abbiamo lavorato molto in Commissione, e abbiamo fatto ricorso perché alla nostra richiesta di avere dati sull’esposizione in derivati in Italia ci è stato risposto che non siamo autorizzati a chiederli. Lo stesso nel consiglio comunale, sono in tutti gli enti locali, ma non ci danno le informazioni che chiediamo”. Anche sul bail-in Castelli si è detta d’accordo con Gorini, è un furto: “si salvano le banche coi soldi dei cittadini, perché la banca non può fallire. Lo stesso governo dice che l’art. 81 sul pareggio di bilancio, che è stato inserito nella Costituzione su imposizione dell’UE, non si può rispettare. Mi auguro quindi che questa spinta vada avanti”.

Alla fine del convegno alcuni relatori e i cittadini presenti si sono congratulati con Gorini per la chiarezza delle sue proposte per il rilancio dell’economia reale, che danno una speranza a molti che invece non ne hanno, e soprattutto per aver fatto chiarezza sulla situazione negli Stati Uniti, che i media dipingono in modo del tutto falsato, come dimostrano i sondaggi che anche questa volta hanno sbagliato clamorosamente.

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