Presidio per il diritto all'abitare ad Alba

Sabato 16 marzo alle 15 davanti alla stazione presidio di Assemblea in Movimento per il diritto alla casa.

Le richieste: Aumento degli alloggi pubblici a canone sociale; apertura di un centro di accoglienza comunale; riapertura delle docce pubbliche di piazza Prunotto.

In Italia nel 2023 sono morte 415 persone senza dimora: una strage silenziosa che ci ricorda una verità elementare, cioè che di strada si muore. Ad Alba le persone senza dimora sono una cinquantina, il centro di accoglienza della Caritas può dare un letto solo a 20 di loro.
L'amministrazione comunale non ha allestito nessuna soluzione di emergenza per la stagione invernale e continua a tenere chiuse le docce pubbliche di piazza Prunotto, che costituirebbero un sollievo importante per chi non ha una casa in cui lavarsi...

Chiediamo la loro riapertura e l'allestimento di un centro di accoglienza comunale. Sono due misure che agiscono a valle del problema abitativo, quando la situazione assume un carattere estremo. Ma è importante agire a monte, perchè la casa ad Alba è ormai una merce di lusso e non tutte le tasche possono permettersela, a partire dalle 200 famiglie che attendono invano l'assegnazione di una casa popolare.

E' inutile ripetere quello che tutti sanno: i costi di una casa in affitto sono esorbitanti, ci sono tantissime case vuote, comincia a incidere pesantemente il comparto delle locazioni turistiche. E' allora necessario un piano di investimento pluriennale per aumentare la dotazione del patrimonio immobiliare pubblico; ci vogliono più case a canone sociale!  
L'amministrazione albese ha sprecato la finestra di opportunità apertasi negli ultimi anni: anni di bilanci in attivo, che avrebbero permesso di agire in autonomia, senza aspettare le lungaggini di Regione e ATC. Anche su questo chiediamo un immediato cambio di rotta. Il presidio di sabato è una tappa di un percorso che punta a costruire un movimento che sappia incidere sulle politiche abitative in città.

Agli scettici che ci chiedono quale sia la sua utilità rispondiamo che starsene a casa è sicuramente più inutile. Ai cinici che ci dicono che saremo in pochi rispondiamo che se vengono saremo in numero maggiore, e che la verità di una posizione non si misura dai numeri.
La verità no, ma la forza si: per cambiare rotta serve una grande partecipazione, e dobbiamo costruirla nel tempo.
Basta con gli scetticismi e i cinismi da quattro soldi, forza e coraggio!

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