Software libero per la scuola

Nel corso della conferenza stampa tenuta il 25 settembre scorso presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi, i Ministri Brunetta e Gelmini hanno illustrato le iniziative del Governo in tema di innovazione digitale della scuola, ricomprese nel programma e-Gov 2012.

Gli obiettivi dichiarati sono la maggiore efficacia ed accessibilità dei sistemi di istruzione, la semplificazione delle relazioni amministrative tra le famiglie e le istituzioni scolastiche, l'ottimizzazione dell'offerta formativa, la diffusione nelle scuole e tra gli studenti della conoscenza e dell'utilizzo degli strumenti informatici, il contrasto dell'analfabetismo digitale.

L'Associazione per il Software Libero condivide questi obiettivi, ma ritiene che le iniziative presentate non siano adeguate allo scopo.

Nella completa assenza di riferimenti strategici al software libero, il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ed il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa con Microsoft S.r.l., nel quale si prevede un "impegno congiunto per la divulgazione della cultura digitale", che si concretizza nella realizzazione di "attività mirate a rafforzare la diffusione di una cultura digitale nel sistema educativo" (art. 1).

In realtà il Protocollo, che pure non implica costi espliciti diretti per la Pubblica Amministrazione, prevede che Microsoft realizzi iniziative che avranno l'effetto di promuovere i suoi prodotti, con l'impegno dei Ministeri sottoscrittori a collaborare nella ricerca dei clienti (istituzioni scolastiche, personale docente e studenti) e ad offrire pubblicità alle attività che saranno svolte (comunicato stampa congiunto, supporto per una "migliore comunicazione" delle iniziative, ecc.).

Così non si diffonde la cultura digitale, ma si promuovono prodotti e tecnologie di un'azienda il cui abuso di posizione dominante sul mercato è stato oggetto di ripetute sanzioni da parte delle autorità antitrust europee.

La scuola pubblica non deve rinunciare al suo compito: deve formare cittadini e non consumatori; deve diffondere la cultura digitale e non promuovere l'utilizzo di prodotti.

La diffusione della cultura digitale passa attraverso la promozione di strumenti e tecnologie liberi: solo in questo modo si attuano i principi ed i valori della nostra costituzione nella società dell'informazione e della conoscenza.

Promuovendo nelle scuole il software libero si realizza il bene comune: si favorisce lo sviluppo di imprese nazionali che forniscono servizi su software libero e si riduce la spesa in acquisti dall'estero di licenze di software proprietario.

Per questo l'Associazione per il Software Libero ha deciso di intervenire nel procedimento amministrativo in corso con un'istanza trasmessa oggi al Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ed al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, e, per il miglior perseguimento del bene comune, domanda la modifica del Protocollo di Intesa sottoscritto con Microsoft S.r.l..

per l'Associazione per il Software Libero:
il Presidente, Marco Ciurcina

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