di Alberto Borghini.
In Italia è di fatto passato un dispositivo che consente ad Enti e Istituzioni di cambiare, in corso d’opera, le regole di un bando di concorso o addirittura di sovvertirle del tutto, anche a concorso ultimato o quasi ultimato. L’occasione per questo nuovo “stile” è stata fornita da un concorso bandito dal Politecnico di Torino nel 2007 e sovvertito dallo stesso Politecnico di Torino in pieno 2008, a concorso ultimato o quasi ultimato.
Un candidato, ammesso al concorso secondo le regole del bando (2007), ed estromesso tramite il sovvertimento di quelle regole a fine concorso, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Politecnico di Torino, inaugurando così questo nuovo “stile” che di fatto assegna potere assoluto ed arbitrarietà totale agli amministratori, calpestando i più elementari diritti del cittadino ...