Lettera a Gesù Bambino



di Anna Oliva.

Caro Gesù Bambino,
non chiedo né bambole né trenini, ma una cosuccia per la mia città; ci lamentiamo per la crisi economica, l’aria pestifera, la gente chiusa in se stessa che non sa più parlare e sorridere agli altri ecc. ecc..
Lo so, Tu non c’entri niente, ma se mi dai una mano si può tentare di metterci una pezza, se non proprio risolvere del tutto. Che ne diresti di suggerire all’Amministrazione comunale di aprire a esclusiva area pedonale un ampio centro storico? ...

Può sembrare una proposta sconclusionata e scollegata dalle recriminazioni sopra accennate, ma così non è.
Pensa a corso Dante chiuso al traffico da piazza Martiri a corso Alfieri, come corso Alfieri da piazza S. Maria Nuova fino a piazza Roma, e come alcune vie del centro con congrui ampiamenti dell’esistente.
E direi anche come piazza Alfieri, polmone da collegare con i giardini (se non erro sogno di Giorgio Conte).
Uno spazio complessivo importante, dove collocare mercati in posti non soffocati e soffocanti, dove la gente assapora il piacere di passeggiare in luoghi per lo più sconosciuti nella loro bellezza e scopre l’incanto di angoli deliziosi, l’esistenza di attività artigianali e commerciali diverse dal super-mercato, l’atmosfera di spettacoli di strada, il piacere di sorseggiare un caffè o gustare un piatto in localini incantevoli nella loro semplicità. E quanto altro ancora!

E’ un’idea comune con altri che sanno scrivere e proporre meglio di me. Certamente la gente sarebbe invogliata a frequentare anche con i bambini luoghi sicuri senza automobili, gas di scarico, clacson, fretta, nervosismo.
Forse il commercio – e non solo - ne trarrebbe un po’ di vantaggio. Ti anticipo già la classica obiezione: “E se poi la popolazione reclama?”.
Non voglio insegnarTi nulla, Gesù Bambino, ma prova a suggerire al Sindaco che non si può mai accontentare tutti, che ci saranno sempre quelli che considerano un cammino di dieci minuti un percorso fattibile solo in auto, o che dicono “no” a prescindere; la gente tende a reclamare specie quando si propongono novità, poi capisce l’utilità e si adegua. Sarebbe l’occasione buona per prendere più piccioni con una sola fava: non solo si migliorerebbe sul piano personale e economico, ma si farebbero conoscere meglio, o scoprire, le bellezze della nostra città e quelle che riusciamo a costruire noi con le nostre mani.

Dì al Sindaco che non è poi una faccenda impossibile da farsi, basta un pochettino di coraggio, ma proprio solo poco.
Io ho già tentato di insinuare l’idea, non ho avuto molta fortuna. Vuoi provarci Tu, per favore?
Faresti una grande cortesia a tantissime persone.

Ciao, buon anno anche a Te e grazie.

Anna Oliva

di Anna Oliva.
Caro Gesù Bambino,
non chiedo né bambole né trenini, ma una cosuccia per la mia città; ci lamentiamo per la crisi economica, l’aria pestifera, la gente

chiusa in se stessa che non sa più parlare e sorridere agli altri ecc. ecc..
Lo so, Tu non c’entri niente, ma se mi dai una mano si può tentare di metterci una pezza, se non proprio risolvere del tutto. Che

ne diresti di suggerire all’Amministrazione comunale di aprire a esclusiva area pedonale un ampio centro storico? ...

Può sembrare una proposta sconclusionata e scollegata dalle recriminazioni sopra accennate, ma così non è.
Pensa a corso Dante chiuso al traffico da piazza Martiri a corso Alfieri, come corso Alfieri da piazza S. Maria Nuova fino a piazza

Roma, e come alcune vie del centro con congrui ampiamenti dell’esistente.
E direi anche come piazza Alfieri, polmone da collegare con i giardini (se non erro sogno di Giorgio Conte).
Uno spazio complessivo importante, dove collocare mercati in posti non soffocati e soffocanti, dove la gente assapora il piacere di

passeggiare in luoghi per lo più sconosciuti nella loro bellezza e scopre l’incanto di angoli deliziosi, l’esistenza di attività artigianali e

commerciali diverse dal super-mercato, l’atmosfera di spettacoli di strada, il piacere di sorseggiare un caffè o gustare un piatto in

localini incantevoli nella loro semplicità. E quanto altro ancora!

E’ un’idea comune con altri che sanno scrivere e proporre meglio di me. Certamente la gente sarebbe invogliata a frequentare

anche con i bambini luoghi sicuri senza automobili, gas di scarico, clacson, fretta, nervosismo.
Forse il commercio – e non solo - ne trarrebbe un po’ di vantaggio. Ti anticipo già la classica obiezione: “E se poi la popolazione

reclama?”.
Non voglio insegnarTi nulla, Gesù Bambino, ma prova a suggerire al Sindaco che non si può mai accontentare tutti, che ci saranno

sempre quelli che considerano un cammino di dieci minuti un percorso fattibile solo in auto, o che dicono “no” a prescindere; la

gente tende a reclamare specie quando si propongono novità, poi capisce l’utilità e si adegua. Sarebbe l’occasione buona per

prendere più piccioni con una sola fava: non solo si migliorerebbe sul piano personale e economico, ma si farebbero conoscere

meglio, o scoprire, le bellezze della nostra città e quelle che riusciamo a costruire noi con le nostre mani.

Dì al Sindaco che non è poi una faccenda impossibile da farsi, basta un pochettino di coraggio, ma proprio solo poco.
Io ho già tentato di insinuare l’idea, non ho avuto molta fortuna. Vuoi provarci Tu, per favore?
Faresti una grande cortesia a tantissime persone.

Ciao, buon anno anche a Te e grazie.

Anna Oliva

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