Salviamo e proteggiamo "Bosco piccolo"

di Paola Varada.

Una piccola oasi di biodiversità, un piccolo bosco, appunto, su terreno privato, minacciato dalla prepotenza e dall'ingerenza del Comune di Roddino, parte dell'Unione dei Comuni del Barolo. Qui , dove la terra è sfruttata e avvelenata dalla coltivazione intensiva, anzi, esasperata dalla vite, un puntino di natura intatta ha intrapreso, ormai da tempo, la sua dura lotta per la sopravvivenza. Un Davide contro Golia: i potenti e pre-potenti che vorrebbero ridurre drasticamente questa nicchia di un'ecologia ormai allo stremo ...

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Sito di rilascio dei piccoli amici salvati e curati con infinito amore dal Centro Ricci "La Ninna" del vicino Novello, il boschetto rischia, ora, di venire in gran parte " trinciato" da una legge creata ad hoc dal Comune.

15 metri, 10 con lo sconto - per grazia ricevuta - lungo l'intero perimetro. La proprietaria, ovvero la sottoscritta, sta lottando con le sue misere forze, allo stremo economico, dopo un inutile ricorso a un T.A.R. sordo e cieco. Il Centro Ricci, partigiano di ogni angolo di Natura si possa ancora salvare , è sceso in campo al fianco della proprietaria e degli abitanti di "Bosco Piccolo".

Qui possono trovare rifugio alcuni animali selvatici, massacrati dai cacciatori, dall'incredibile siccità di quest'anno e dall'ormai quasi totale carenza di habitat. L'avvento dell' U.N.E.S.C.O. ha, se possibile, ancora peggiorato la situazione. Dove qualche propaggine verdeggiante, arbustiva o boscosa sopravviveva, quasi un miraggio, è stata prontamente rasata al suolo, sbancate intere colline, abbassate di metri e metri, drenate artificialmente con scassi spaventosi e ricoperte uniformemente, senza speranza, di vigneti sostenuti - udite udite - da pali di alluminio. Sì, leggeri, pratici, duraturi e, soprattutto, consoni con un ambiente devastato che ormai può anche fregiarsi, anzi " sfregiarsi" ulteriormente, con sfavillanti pali metallici.

Per questo domenica 12 novembre si è svolta, con successo, la giornata per la cura e la gestione del bosco. La presenza dei volontari è stata pronta, attiva ed efficace. Sono stati ridotti i rovi e le liane, rimosse le viti inselvatichite e tagliati i rami secchi, come da indicazioni della Forestale. Specie esotiche o alloctone non ne sono state rinvenute. I lavori sono stati svolti in sintonia con l'ambiente, in armonia e cooperazione tra i partecipanti.

Bosco Piccolo ha dovuto subire questo "attacco", seppur sferrato da amici ed attuato con tante cautele. Sono stati osservati, e ovviamente salvati, stupendi bruchi, future magnifiche farfalle, piccoli nidi incastonati come perle tra i cespugli, autentici capolavori di pazienza e precisione. L'attenzione degli operatori ha permesso di rispettarli e proteggerli, malgrado l'opera di taglio. L'amico Gino, di "Canale Ecologia", ha portato un enorme, simpatico e ironico cartellone riguardante la biodiversità, monito di saggezza per un'amministrazione ottusa e di parte.

L'occasione è stata utile anche per ringraziare infinitamente le Associazioni che hanno offerto il loro contributo: il Centro Recupero Ricci "La Ninna" di Novello, Canale Ecologia, l'Associazione A.N.P.A. di Sinio e le mie amiche Cristina e Stella per le leccornie che ci hanno donato, arricchendo una giornata di lavoro che, supportata dal bel tempo, si è svolta come una festa. Bosco Piccolo ha offerto a tutti i partecipanti un piccolo gadget, interamente handmade, che ricorderà loro la gratitudine per l'impegno in quest'occasione di salvaguardia che ci ha uniti in un'azione concreta. Non resta che sperare che l'ingerenza del Comune sia così stata saziata. Facciamo gli auguri a "Bosco Piccolo" e lottare con lui per la sua sopravvivenza!

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