Un’antenna 5G a Roddi rinnova il dibattito sulla tutela del paesaggio e della salute

Al Comune di Roddi è pervenuta una richiesta, dalla Società appaltatrice Inwit, per destinare un’area alla realizzazione di un’antenna nell’ambito del piano Italia 5G. La Sezione albese di Italia Nostra interpella Provincia, Regione, Comune e ARPA per verificare la situazione...

L'Associazione ha ricordato innanzitutto che fin dal 2019 le Langhe sono state oggetto di istanze per la realizzazione di impianti sperimentali del sistema 5G e contro di esse si è opposta in varie sedi, con motivate osservazioni negative.

Ora è il Comune di Roddi ad essere coinvolto da una richiesta similare. Seppur in attesa di conoscere le caratteristiche dell’impianto e le decisioni in merito dell’Amministrazione comunale, Italia Nostra ha inteso ribadire, in generale, le preoccupazioni già espresse a suo tempo «sia per l’impatto paesaggistico di tale installazione, sia per le inderogabili esigenze di tutela della salute pubblica. Se è pur vero che si intenderebbe individuare un sito lontano da abitazioni o da strutture produttive/commerciali, non sono da meno le esigenze di salvaguardia del paesaggio roddese che dovrebbero sempre essere tenute presenti, anche in considerazione che il territorio in questione è incluso nell’ampia zona vincolistica UNESCO».

L'installazione sta facendo discutere nel paese ed è stata oggetto di dibattito anche nel corso di un consiglio comunale che ha indotto il sindaco, Roberto Davico, ad affidare un incarico consulenziale a un tecnico specializzato e annunciato un prossimo incontro pubblico con i cittadini per ragionarne.

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