Tempi brevi per l'acqua pubblica cuneese?

A cura del Comitato cuneese Acqua Bene Comune.

Lo scorso 17 gennaio, il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune ha incontrato l’avv. Emanuele Di Caro, presidente di Cogesi, gestore pubblico del servizio idrico in provincia di Cuneo.
In apertura il presidente ha informato il Comitato sugli incrementi del personale interno, che dopo la nomina del direttore nella persona dell’ing. Ponta, si sta completando con l’arrivo di 6/7 persone, per la maggior parte in comando dalle società socie e 2 assunzioni esterne. L’incremento determina anche una nuova necessità di uffici che sono stati momentaneamente reperiti nel palazzo della Provincia, in attesa che trovi soluzione anche la ricerca di una nuova sede propria. Di Caro ha poi proseguito illustrando la situazione del subentro ai gestori misti e privati decaduti dall’incarico...

Per l’area monregalese si sta giungendo a conclusione con la probabile completa ripubblicizzazione di Mondoacqua e conseguente liquidazione delle quote societarie ai soci privati entro la data ultima del 30/04/2024 stabilita per il versamento del VR. Per l’area dell’alta Langa la mista Alse potrebbe essere coinvolta in un processo analogo con una successiva collaborazione con Mondoacqua e Calso. Per l’area fossanese e saviglianese anche la mista Alpiacque ha avviato l’esame della sua completa ripubblicizzazione, si sta attendendo la valutazione dei consulenti incaricati per proporre l’operazione al socio privato Egea.

Se tutte queste società ex miste concludessero il loro percorso di trasformazione, non ci sarebbe liquidazione del VR ed i soci privati verrebbero liquidati, ove possibile, con risorse interne delle aziende stesse. Qualora il processo non dovesse andare a buon fine, entro metà maggio (sei mesi dopo la delibera Egato 4 di novembre 2023), l’advisor incaricato da Cogesi ha già verificato la sostenibilità economica/finanziaria del pagamento totale del VR ed avviato una informale interlocuzione con le banche ricavandone una sostanziale disponibilità ad intervenire. Ora Cogesi dovrà emettere una gara di appalto per reperire un advisor finanziario disposto a portare a termine l’interlocuzione ufficiale con le banche ed uno tecnico che certifichi alle banche il flusso di cassa. Rimane chiaro che la soluzione della completa ripubblicizzazione delle ex miste consentirebbe un minor esborso per Cogesi, liberando maggiori risorse per contenere gli aumenti tariffari e consentire gli investimenti necessari negli anni futuri.

Come sempre, un discorso a parte merita il subentro ad Egea Acque (ex Tecnoedil) per l’area di Alba e Roero. Qui la situazione di insolvenza della vecchia proprietà di Egea sta determinando un ingresso societario di Iren ed un coinvolgimento delle banche creditrici che dovrebbe trovare compimento definitivo entro la fine di marzo 2024. A quel punto potrà riprendere l’interlocuzione, che era stata appena avviata con la precedente proprietà, per definire le modalità del subentro. Questo potrebbe avvenire con il pagamento immediato della quota inerente la fognatura e la depurazione già in massima parte gestita dalla pubblica Sisi che potrebbe disporre al suo interno della copertura necessaria. Per il settore acquedotto, nel quale Sisi ha necessità di maturare conoscenza ed esperienza, potrebbe profilarsi un accordo limitato nel tempo per un passaggio immediato della titolarità e dilazionato della sola operatività, con conseguente decremento del VR. Anche questa ipotesi consentirebbe a Cogesi di fare più investimenti calmierando le tariffe.

Il Comitato, ricordando le tante spericolate ipotesi formulate nei mesi scorsi dagli amministratori dell’area e sposate dalla presidenza Sisi, ha invitato Di Caro ad essere molto oculato nelle possibili scelte che non dovranno creare alcun rallentamento nel percorso di subentro né fornire appigli per eventuali ricorsi di terzi. Ora che pare che anche gli amministratori locali abbiano assimilato questo concetto, il comitato chiede che si giunga ad una soluzione non appena le vicende societarie di Egea lo consentiranno, evitando qualsiasi danno economico o di qualità del servizio agli utenti.

In ultimo il presidente ha informato che il finanziamento di 42 ml. richiesto da Egato4 al PNRR nel 2023, ammesso in graduatoria ma non ricevuto per esaurimento dei fondi, potrebbe andare a buon fine entro la fine del mese di gennaio in conseguenza del rifinanziamento del piano. Cogesi in quanto attuatore del progetto ne ricaverebbe le risorse necessarie per i previsti interventi di digitalizzazione delle reti con conseguente monitoraggio informatico delle dispersioni e loro riparazione. Si libererebbero anche in questo caso fondi per gli altri investimenti resi necessari anche dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ciò favorirebbe anche il processo di bollettazione unica per tutta la provincia che potrebbe realizzarsi dal gennaio 2025 favorendo negli anni il graduale passaggio a tariffe più omogenee sul territorio.

Il Comitato, nel riconoscere al presidente Di Caro il mantenimento dell’impegno al costruttivo confronto periodico, come anche stanno facendo la Provincia, l’Egato4 e l’ACDA, ribadisce il proprio impegno a mantenere sempre informata la popolazione ed a vigilare perché vengano rispettati il voto dei cittadini e della grande maggioranza dei sindaci della provincia.

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