Roma, 26 febbraio 2007 - Prenderà il via presso il Parlamento europeo di Bruxelles dal 18 al 20 marzo la 1^ Assemblea Mondiale dei cittadini e degli eletti per l'acqua (AMECE). Per la prima volta una sede istituzionale, quella del Parlamento europeo, ospiterà una assemblea composta da rappresentanti di quelle componenti della società civile che in questi anni hanno contestato le politiche promosse dalle istituzioni e si sono maggiormente mobilitati per promuovere una nuova cultura dell'acqua come bene comune, come diritto umano da sottrarre ai processi di privatizzazione e di mercificazione proposti dal mercato e molto spesso sostenute dalle stesse istituzioni internazionali.

Sul numero di febbraio della rivista Altreconomia è stata lanciata una proposta: una campagna per regolamentare la pubblicità delle acque minerali.
Come già sapete, noi italiani siamo i più grandi consumatori di acqua in bottiglia a livello mondiale. Ne beviamo ogni giorno mezzo litro a testa. Nel 2005, il giro d'affari delle 'minerali' ha toccato i 3 miliardi di euro, pari a quello del servizio idrico integrato.
E l'84,5% del mercato è controllato da 12 imprese, tra cui multinazionali come Nestlé e Coca Cola.

Nella valle di San Félix, l'acqua più pura di tutto il Cile scorre lungo alcuni fiumi alimentati da due ghiacciai, dove è racchiusa la più preziosa risorsa dell'uomo: l'acqua, appunto.
Recentemente, è stata rilevata la presenza di grandi depositi di oro, argento ed altri minerali sotto la crosta spessa di questi ghiacciai.

29 Marzo 2007, tratto da: www.vita.it .
Inizia e finisce a Parigi la gestione idrica nelle mani dei privati. Dalla Ville Lumiere è partita la corsa delle multinazionali dell'acqua transalpine, che ora controllano due terzi del mercato mondiale, ma è proprio dalla capitale che arriva la prima brusca frenata. Lo ha deciso il primo cittadino di Parigi, Bertrand Delanoe, che ha messo all'ordine del giorno il riacquisto di quote azionarie dell'acquedotto.

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