di Alessandro Mortarino.
ImageLa notizia è semplice da riassumere: anche il Comune di Asti ha scovato la gallina dalla uova d'oro (a suo dire). La gallina ha uno sfintere davvero piccolo, però, dato che l'uovo risulta molto piccolo. Ma a ben vedere, l'uovo è invece grandicello solo che se lo "papperanno" da uno a tre soggetti privati, mentre il pubblico si accontenterà di qualche briciola (Comune di Asti), uscite in eccesso (Stato) e tre aree ancora non cementate che saranno ricoperte di pannelli al sole (cittadini) ...

di Gianluca Bonazzi.
ImageLa generale crisi economica illumina una volta di più quello che io ritengo essere una vera emergenza, la più importante, ad essa collegata: il destino del paesaggio italiano.
L’ amore che io porto per la luce della Bellezza, che mi ha aiutato a crescere, ben rappresentata dall’espressione che una volta si diceva, ITALIA: GIARDINO D’ EUROPA, insieme a tutto ciò che ruota attorno alla parola PAESAGGIO, che indago confrontandomi con luoghi, persone e arti, mi ha stimolato una riflessione accorata ...

di Giorgia Boca (da http://www.eddyburg.it).
ImagePiù volte eddyburg ha affrontato la questione dei “diritti edificatori”, dimostrandone non solo l’inesistenza ma anche la loro pericolosità, considerato che la loro legittimazione può costituire una seria ipoteca sul territorio a discapito della collettività.
Una delle circostanze in cui tale legittimazione può concretizzarsi è la stesura di un nuovo piano urbanistico che preveda una variazione delle destinazioni d’uso fissate dal piano precedente. Cosa succede se un terreno passa da edificabile ad agricolo ? È legittima una scelta del genere, considerate le aspettative, non solo meramente economiche, che i proprietari possono avere maturato rispetto a quella destinazione ? Proviamo a rispondere da due punti di vista: quello della tecnica urbanistica (e del buon senso) e quello della giurisprudenza ...

di Guido Bonino.
ImageL’appello lanciato dal presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sezione di Asti, durante l’assemblea  dei capigruppo di Domenica 22 Novembre scorso – e riportato dalla stampa locale -  in merito alla prevista costruzione della nuova sede sezionale al Parco di Rio Crosio, mi spinge ad alcune riflessioni che associano la suddetta richiesta di aiuto (economico ed operativo) con quanto affermato a mezzo stampa sia dal rappresentante del movimento “Stop al Consumo di Territorio” - Alessandro Mortarino - che dall’alpino Attilio Ravizza (La Stampa del 21 Novembre). Entrambi sottolineano quella sensibilità che un’associazione come l’A.N.A., costituita di uomini che hanno fatto della natura il loro ambiente di vita, dovrebbe dimostrare di fronte al gratuito consumo di territorio a scopi edificatori ...

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