di Marco Bersani, Attac Italia e Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.


Il Presidente di Publiacqua SpA, su “Il Manifesto” del 18/01/2012 si rivolge al movimento per l’acqua ponendo alcune riflessioni ed alcune domande nel merito. Nel medesimo giorno, il popolo dell’acqua è stato presente in tutte le piazze italiane e davanti a Montecitorio con presidi, flash mob, azioni e iniziative per dire chiaramente “Monti, giù le mani dall’acqua!”.


Forse ci eravamo illusi. Invece il Governo guidato da Mario Monti si appresta a varare un decreto quadro sulle strategie di liberalizzazione che pare voler intervenire direttamente anche sull’acqua, forse addirittura in parallelo ad un analogo provvedimento a livello di Unione Europea che segua la falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein. In questo modo si vuole mettere nell’angolo l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano, schiacciare ogni voce critica rispetto alla egemonia delle leggi di mercato ed evitare che il “contagio” si estenda fuori Italia. Ecco una prima proposta per reagire ...

Imagedi Alessandro Mortarino.

Mentre i comitati locali aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua si preparano ad avviare la campagna nazionale per la richiesta di applicazione del secondo vittorioso quesito referendario (eliminazione della remunerazione del capitale investito per i gestori degli acquedotti), ad Asti emerge una situazione a dir poco paradossale: bilanci già in sofferenza a causa di consumi in calo, oneri finanziari in aumento, rifiuto degli istituti di credito a garantire nuove risorse per gli investimenti in previsione. Insomma: le banche non si sentono garantite dalle bollette dei cittadini/utenti e dagli "azionisti" degli acquedotti a capitale pubblico, ovvero i Comuni ! Cosa significa ? ....

Imagedi Padre Alex Zanotelli.

E’  un momento questo di gioia e di festa per Napoli perché è diventata la capitale italiana dell’acqua pubblica, la “Parigi d’Italia”. Infatti oggi, 26 ottobre  2011, il Consiglio Comunale di Napoli, in seduta pubblica e solenne al Maschio Angioino, vota la ripubblicizzazione del servizio idrico, che sarà gestito da un Ente di Diritto Pubblico,”Acqua Bene Comune Napoli “ in sostituzione dell’Arin Spa. Napoli diventa così la prima grande città italiana che decide di "obbedire" al Referendum sull’acqua (12-13 giugno 2011), ripubblicizzando la propria acqua e ripudiando la formula della Spa. E’ una grande lezione che questa città così  bistrattata dona a tutto il paese ..

ImageAnche ad Asti il Comitato referendario invita l'Ato e i gestori dei nostri acquedotti a prendere in esame l'esito popolare dei recenti due referendum sull'acqua e i servizi pubblici e occuparsi di come considerare quell'ormai famoso 7 % di "remunerazione del capitale investito" che dovrebbe essere stornato dalle nostre bollette (oppure destinato a qualche fondo di solidarietà ?) ...

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