di Daniel R. Esparza/Aleteia.
Il sociologo e filosofo polacco denuncia che le reti sociali non sono una comunità, ma solo un sostituto.

Zygmunt Bauman, nato a Poznań (Polonia) nel 1925, dovette emigrare con la sua famiglia in quella che all’epoca era l’Unione Sovietica quando era appena un bambino per sfuggire alla persecuzione nazista. Nel 1968 dovette nuovamente fuggire per evitare la purga antisemita seguita al conflitto arabo-israeliano. Si stabilì temporaneamente a Tel Aviv, per poi trasferirsi in Inghilterra, dove fece carriera all’Università di Leeds. In un’intervista rilasciata a gennaio di quest’anno a Ricardo De Querol per Babelia, su El País, ha spiegato come le reti sociali, pur avendo cambiato in buona misura le forme tradizionali dell’attivismo sociale, non siano se non un sostituto della formazione di comunità autentiche ...



Alle tifoserie preferiamo il ragionamento.
In questa nota, redatta dal Movimento Nonviolento, ci soffermiamo su alcune idee che afferiscono ai contenuti, alle modalità, alla legittimità delle modifiche proposte dalla riforma costituzionale
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Siamo per la democrazia aperta, contro la riduzione della rappresentanza democratica.
Il Movimento Nonviolento ha l'orizzonte della capitiniana omnicrazia (il potere di tutti) tra i suoi valori fondanti: per questo ritieniamo che la governabilità sia importante, ma ancor più importanti siano la rappresentanza e la partecipazione. Non abbiamo il culto assoluto della rappresentanza parlamentare, perché nella nostra esperienza abbiamo verificato che molta della migliore politica si svolge nei movimenti che crescono dal basso e che i cambiamenti reali avvengano all'esterno delle aule istituzionali. Ma, proprio per questo, noi siamo per l'apertura delle sedi parlamentari, non per una loro ulteriore chiusura ...



di Francesco Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo.

Sulle ragioni per cui la riforma della Costituzione sarebbe ormai diventata una questione di vita o di morte, se ne sono sentite di tutti i colori. Da chi la vuole per risparmiare sui costi della politica, a chi la pretende per essere  al passo coi tempi.
Come se concetti come democrazia, sovranità parlamentare, partecipazione, potessero essere variabili dipendenti dai contesti che mutano ...



di Alessandro Mortarino.

Domenica 4 dicembre tutte le cittadine e i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per promuovere o bocciare la riforma costituzionale promossa dal Governo attualmente in carica. In queste settimane il dibattito sta crescendo; con toni sempre più cruenti, ma spesso con argomentazioni "di parte" che rischiano di confondere gli indecisi poichè basate su elementi spesso puramente ideologici anzichè concentrati sulle questioni oggettive. Venerdì scorso, ad Alba, il professor Salvatore Settis ha invece saputo spiegare la situazione utilizzando il quesito proposto dalla scheda che ci verrà consegnata ai seggi. Molto più concreto e comprensibile ...


di Paolo Maddalena, Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale.


La proposta di Renzi dei 5 punti da inserire sulle schede elettorali è menzognera ed ingannevole, e giuridicamente irricevibile ed inammissibile, perché pone delle domande prescindendo dal significato complessivo della riforma costituzionale, che è quello di danneggiare gli Italiani e favorire la finanza internazionale ...

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