a cura di Officine di Resistenza.
L’antifascismo non interessa ormai che a pochi: quello coltivato retoricamente dalle istituzioni ha poi il raro dono di risultare respingente per ogni moto di fascinazione e attrazione verso le vicende resistenziali. Le celebrazioni ufficiali sono inerti e avulse dalla vita reale, del tutto sconnesse dai problemi, dalle gioie e dai desideri delle persone. Odorano di cloroformio, evocano il calore della ghiacciaia piuttosto che lo spirito e la passione dei partigiani. Gli unici momenti veri di queste manifestazioni sono quelli in cui i protagonisti del tempo raccontano di sé, e attraverso le loro storie personali rispecchiano le ragioni e la forte carica etica ed esistenziale di un movimento collettivo straordinario. Abbiamo ascoltato tante volte i loro interventi, e ci sembra che solo questi riescano a sciogliere la camicia di forza in cui la narrazione ufficiale ha imprigionato la Resistenza...
Leggi tutto: Proposte per una Resistenza meno retorica ad Alba