Nell’antica Roma e fra gli Etruschi viveva un gruppo di sacerdoti a cui era attribuito il compito di interpretare la volontà degli dèi osservando il volo, il canto, il comportamento degli uccelli: il loro nome era "àuguri".
Oggi osservare il volo degli uccelli per trarne auspici non è più compito di nessuno e l’augurio è diventato un semplice desiderio, la speranza di prossimi eventi positivi che si esprime in occasioni particolari.
Altritasti non vuole smarcarsi dalla concretezza della modernità e, dunque, non vogliamo volgere il nostro sguardo al volo di qualche (sempre più) sparuto stormo per dirvi: AUGURI! Auguri per che cosa? Auguri di buon dialogo. Per Natale, per il prossimo anno...

2004: Festival di Berlino, il regista Lars Von Trier rifiuta il premio del comitato per il cinema di pace dopo che questo suo ironico messaggio di ringraziamento era stato censurato: «Il popolo del mondo è come due tribù nel deserto, una tribù vive in un paese con un pozzo, l'altra in un paese senza pozzo. La tribù con il pozzo vuole la pace, l'altra non vuole la pace, vuole l'acqua!...

di Paolo X Viarengo.

E’ difficile credere che ai giorni nostri sia potuto avvenire un assalto alla sede di un sindacato, dichiaratamente “rosso”, come la Cgil. Eppure è avvenuto: a Roma, non in una frazione sperduta di un paese di provincia. Quattro scaramacai, termine piemontese abbastanza intraducibile ma che rende l’idea, sobillati da un vento fascista hanno voluto emulare le gesta di un centinaio di anni fa. Poi le analisi. I paragoni. Le elucubrazioni mentali. Le prese di posizione, le condanne e le giustificazioni...

di Marisa Pessione.

Faccio parte di una comunità pensante e come tutti gli esseri umani pensanti sento il bisogno atavico di costruire legami e incontri basati sull'ascolto, sullo scambio di idee, pensieri, sensazioni che sono nutrimento per la mente e l'anima. Il dialogo è un filo sottile con colorazioni e sfumature cangianti che ci permette di costruire le nostre ragnatele di relazioni. Il dialogo dovrebbe avere come  presupposto essenziale l'attenzione e la sensibilità verso l'altro e essere fatto di parole, di sguardi di corpi che hanno voglia di incontrarsi e non di scontrarsi...

di Paolo X Viarengo.

C’eravamo tutti su quella funivia. Potevamo esserci tutti. Ma c’eravamo anche tutti sotto. A manovrarla. Potevamo esserci tutti. Ora il conto delle vittime è 17 e continua ad aumentare: 14 periti nello schianto della cabinovia e 3 morti nelle indagini successive. Un macabro conteggio che forse salirà, non tanto per il numero di coloro i quali hanno preso la funivia nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma per il numero di quelli che si sono trovati a gestirla. Nel posto sbagliato al momento sbagliato: anche loro. A gestire, criminalmente e colpevolmente, una cabinovia malandata nel dopo pandemia. Dopo mesi di chiusure e senza incassi. Allora che si fa se la fonte di reddito dà problemi?...

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