Nelle scorse settimane la sezione astigiana di Cittadinanzattiva ha indirizzato all'ASL di Asti alcuni quesiti per monitorare la situazione sanitaria locale in riferimento ad alcune segnalazioni legate alla cura della popolazione e al contenimento Covid-19 sul nostro territorio. L'ASL ha fornito le sue risposte, che qui vi riportiamo fedelmente. Cittadinanzattiva invita ora tutte le associazioni di auto mutuo aiuto, cronicità, disabilità, migranti, singoli cittadini, Ordine dei medici, Simg, Fimg, Infermieri, Consorzi Servizi Sociali, Anci e sindaci a segnalare al suo sportello di assistenza eventuali ulteriori osservazioni su criticità riscontrate nel servizio sanitario da rivolgere in seconda battuta all'ASL stessa o alla Task Force guidata dal dott. Ferruccio Fazio in base alla pertinenza...

di Paolo X Viarengo.

La vicenda, purtroppo, è nota a tutti. Il 30 Aprile scorso, ad Asti, nel curvone di Via Pietro Micca è stato installato l’ennesimo ripetitore per telecomunicazioni. L’installatore questa volta è Iliad. Ha trovato posto nella palestra, di proprietà comunale, di fronte al distributore di benzina. In mezzo ai palazzi...

A cura di Ketty Increta, referente astigiana del Codarem.

Siamo disposti a barattare la nostra salute per lo 0,3 per cento di Pil per avere delle connessioni più veloci? Sembrerebbe di no, anche perché a fronte di spese elefantiache, 25 miliardi di Euro in tutt’Italia con la previsione di incrementare il pil solo per lo 0,3 ci sarebbero rischi incalcolabili per la salute umana.
Lo standard “5G” si basa su microonde, dette anche onde millimetriche, a radio frequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, che comportano in sintesi maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le Radio Frequenze vengono assorbite, in particolare nei tessuti umani, e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggior numero di ripetitori, a parità di potenza, per garantire il medesimo servizio...

Una richiesta che merita un aiuto...

L’emergenza sanitaria di questi mesi ha messo a dura prova il Sistema Sanitario Pubblico che nel corso degli ultimi decenni è stato depauperato di risorse economiche ed umane. Nonostante ciò le strutture pubbliche hanno retto impedendo che il bilancio, comunque pesantissimo, fosse ancora più drammatico. Lo stop alla libertà di movimento ha messo a nudo la fragilità del nostro sistema economico e reso drammatica la mancanza di lavoro e l’insufficienza del nostro Stato Sociale. E’ del tutto evidente che Salute, Lavoro e Sopravvivenza sono le priorità assolute di questo momento e che ognuno di noi, secondo le proprie possibilità, abbia indirizzato verso di esse la propria solidarietà e continui a farlo...

Il Progetto Restart nasce dalla collaborazione fra Openlab - Coop No Problem - Genitorinsieme Onlus e Marabu' Ets Aps e prende forma dall’osservazione dei problemi emersi dalla DAD (didattica a distanza) obbligata dall’isolamento sociale covid-19. Oltre il 20% degli studenti impossibilitati a seguire la lezione veicolata dalla tecnologia per diverse cause: Digital Divide, condizioni economiche e culturali delle famiglie, impreparazione strumentale e metodologica. Il progetto si propone di supportare gli sforzi della Scuola per favorire  l’inclusione e combattere la dispersione scolastica, a rischio di forte aumento, e prevenire il rischio concreto di isolamento e l’esclusione forzata proprio degli studenti più fragili, quelli con difficoltà cognitiva o sensoriale...

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