Imagedi Gabriella Sanlorenzo.

Dati alla mano, non si può certo affermare che il comune di Asti sia un esempio virtuoso di quanto  spazio nelle città venga destinato ad aree verdi. Dall’indagine ISTAT sugli indicatori ambientali urbani pubblicata l’11 agosto 2009, infatti, si nota come (vedi tab.allegata) la percentuale di verde urbano sulla superficie comunale sia, da 9 anni a questa parte, attestata sull’ 1 %. Un po’ poco soprattutto confrontando tale dato con quelli dei comuni di Biella, Torino e Cuneo, ma anche con la media nazionale riferita ai comuni capoluogo di provincia, che lo supera di  7.3 punti percentuali. E si nota anche che, mentre in quasi tutti i comuni piemontesi c’è stato nel corso degli anni un aumento di questa percentuale, ad Asti essa si è tristemente stabilizzata ...

Imagedi Alessandro Mortarino.

Gli ottimi articoli di Elisabetta Fagnola pubblicati da “La Stampa” Domenica 23 Maggio (pagine nazionali e locali) mettono finalmente piena luce sulla piaga degli impianti fotovoltaici pensati come risorsa energetica e, purtroppo, palesemente dannosi per i terreni fertili/liberi e il paesaggio. Vorrei però soffermarmi sulle dichiarazioni del signor Paracchino, che mi paiono molto eloquenti di un comportamento imprenditoriale e di una visione della “vita” che mi auguro non corrispondano anche all’orientamento di un amministratore pubblico (Paracchino è, infatti, anche il Presidente di Gaia, società pubblica appunto ...

ImageDomenica 23 Maggio, la Cascina Armangia di Canelli è stata teatro di una giornata di studio per l’avvio della procedura di Dichiarazione di Notevole Interesse Pubblico del Paesaggio Canellese, ai Sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Codice Urbani). Le trasformazioni dei paesaggi agrari astigiani a seguito dell’installazione di pannelli fotovoltaici a terra sta destando una crescente apprensione soprattutto nelle realtà di maggior pregio, candidate ai riconoscimenti internazionali più alti, quali Patrimonio dell’Umanità della lista UNESCO ...

Imagedi Marcella Messina, dottoranda in Antropologia ed Epistemologia della Complessità, Università di Bergamo.

“Un anno a impatto zero” è il racconto di un’esperienza surreale e faticosa, ma sicuramente divertente, di un giornalista di New York, Colin Beaven, di sua moglie Michelle e della loro bambina, Isabella, che decidono di sperimentare, per un anno, una vita senza alcun impatto per il Pianeta. I virtuosismi che ci vengono presentati sono diversi e sicuramente molti di questi li potremmo/dovremmo mettere in atto nella nostra pratica quotidiana ...

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