A lanciare l’allarme il report 2019 elaborato dal The Lancet Countdown on health and climate change, una collaborazione internazionale di scienziati (35 enti coinvolti tra università, centri di ricerca e istituzioni, inclusa l’OMS) tra i quali figura anche la ricercatrice argentina Marina Belén Romanello, proveniente dal Francis Crick Institute.
Secondo quanto affermato dalla studiosa argentina all’Ansa, l’Italia risulterebbe di gran lunga il Paese peggiore in Europa con 45mila decessi legati alle polveri sottili nel solo 2016, corrispondenti a un costo per lo Stato di circa 20 milioni di euro. Circa 281mila le morti a livello europeo a causa dell’esposizione alle PM2.5...

Il rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente sulla qualità dell'aria mostra come l'esposizione all'inquinamento atmosferico abbia causato nel 2016 circa 400.000 morti premature nell'Unione europea.
L'inquinamento atmosferico continua ad avere impatti significativi sulla salute della popolazione europea, in particolare nelle aree urbane. A provocare i maggiori danni alla salute degli europei sono il PM, il biossido di azoto e l'ozono...

Chi ha idealmente raccolto il testimone di Giovanni "Gim" Giolito, l'uomo che piantava gli alberi?
Di certo i sette ospiti che si racconteranno venerdì 22 novembre, alle 10 nella Sala Virano di Villafranca, nell'incontro intitolato "Belle persone", penultimo appuntamento di "Omaggio all'uomo che piantava gli alberi". La rassegna itinerante è promossa, tra gli altri, da Comune, Parco e Distretto Paleontologico. Storie diverse e curiose di chi ha scelto di vivere nel rispetto dell'ambiente e per il benessere della terra si alterneranno sotto la regia del sindaco Anna Macchia che modererà l'incontro, aperto alla cittadinanza e al quale parteciperanno le classi terze della scuola media Goria...

di Marco Bersani, Attac Italia.

Ogni volta che Greta parla in sede pubblica, leader politici di ogni estrazione culturale si sbracciano per tributarne la saggezza, per applaudirne le dichiarazioni o, più pragmaticamente, anche solo per fare un selfie che male non fa. Salvo poi rimuoverne totalmente tanto il messaggio quanto l’indignazione non appena le contraddizioni s’inverino in carne e ossa e diventino realtà...

di Franco Berardi Bifo.

Notizia uno. L’impresa Arcelor Mittal (Usa) aveva accettato di gestire l’Ilva di Taranto in cambio dell’impunità ambientale. Il decreto 1 del 2015 varato dall’allora presidente del consiglio Matteo Renzi al secondo articolo recita: “Si esclude la responsabilità penale e amministrativa del commissario straordinario, dell’affittuario o acquirente (e dei soggetti da questi delegati) dell’Ilva di Taranto in relazione alle condotte poste in essere in attuazione del Piano ambientale”. Tradotto in italiano: in cambio della disponibilità ad accumulare profitti dalla produzione di (inutile) acciaio lo stato italiano permette all’acquirente dell’Ilva di Taranto di uccidere, provocare il cancro ai polmoni di vecchi e bambini, rendere l’aria irrespirabile. Se lo Stato italiano si azzarda a mettere in discussione questo accordo l’acquirente se ne va...

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