di Guido Bonino.

Nelle ore di punta il traffico automobilistico si annoda attorno alla rotonda di piazza Torino, con code di veicoli che si formano soprattutto in viale Partigiani, sul corso Alfieri e dal corso Don Minzoni partendo fin dalla confluenza con il corso Matteotti. In compenso, quasi nulli sono i transiti - specialmente in uscita dalla città - sulla bretella che corre a fianco del torrente Borbore. Essendo il corso Don Minzoni un transito obbligato per coloro che si spostano dal sud ad ovest dell’area urbana e viceversa, complici pertanto gli spostamenti a più ampio raggio, ovvero tra il sud della provincia e l’ex statale n. 10, nonché l’autostrada per Villanova – Torino, appare impossibile per questi evitare la congestione suddetta ...


di Edoardo Salzano.


Dicono gli ottimisti: "Finalmente trova spazio l’esigenza che la comunità nazionale si faccia carico di una politica per le città". Finalmente, dicono, ci si rende conto che il destino delle città (anzi, dell’habitat dell’uomo, come preferiamo dire) non deve essere abbandonato all’idiotismo del federalismo in salsa padana o al dispotismo di un “locale” autarchico, ma all’autorità multiscalare di una «Repubblica costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato», in cui anche quest’ultimo livello svolga il suo ruolo. Replicano gli scettici: "sono solo chiacchiere, propaganda, promesse a vuoto, fuffa" ...


Il Tar Piemonte ha emesso la sua sentenza in merito al danno paesaggistico causato dagli impianti eolici: le pale possono essere installate in zone paesaggisticamente tutelate perchè il parere negativo sugli aspetti paesaggistici espresso dalla Soprintendenza e dalla Regione sottende un giudizio «estetico negativo di tali impianti, il quale è soggettivo e non necessariamente corrisponde al comune sentire dell’epoca corrente» ...

di Alessandro Mortarino.

Il Disegno di Legge - proposto dal Ministro Mario Catania e approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 settembre scorso - che prevede la salvaguardia delle aree agricole e il contenimento del consumo di suolo "è un provvedimento significativo e riassuntivo dei rimedi ai molti mali che caratterizzano l’economia e il suolo italiano. Forse avremmo dovuto inserirlo nel "SalvaItalia". Il problema della cementificazione del suolo sta assumendo in Italia dimensioni preoccupanti. Negli ultimi anni la superficie coltivabile si è ridotta. La perdita di superficie agricola impedisce al paese di fronteggiare il fabbisogno alimentare nazionale e aumenta la dipendenza dall’estero". Chi ha pronunciato queste parole: un ambientalista incallito, un filosofo, un agricoltore avveduto o il presidente del Consiglio Mario Monti ? ...

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