a cura di Saluzzo Migrante.
Nelle scorse settimane abbiamo più volte raccontato come l’attività della nostra Caritas e del Presidio “Saluzzo Migrante” non si sia fermata nonostante le restrizioni imposte dalle norme di prevenzione del contagio.
La prossima settimana il consiglio comunale di Mondovì discuterà la nuova “variante stralci” al Piano regolatore comunale che prevede il ritorno di una ventina di aree (prevalentemente in periferia o nelle frazioni) attualmente destinate all'edificazione alla precedente situazione di terreni agricoli. Una decisione che non deriva da una scelta politica dell'amministrazione in carica ma dalle specifiche richieste formulate dagli stessi proprietari...
Leggi tutto: Anche a Mondovì terreni edificabili tornano agricoli
di Thomas Antoniotto.
Nel novembre dell’anno scorso sono trascorsi 25 anni dall’alluvione del Tanaro del 1994. Questo evento disastroso ha causato 70 vittime e immensi danni nel basso Piemonte, tra cui la chiusura della ferrovia Bra – Bastia Mondovì – Ceva...
di Maurizio Bongioanni.
Nell'ultima puntata del nostro long-form "Storia di ACNA, Renzo e Patricia" abbiamo parlato del progetto al quale Patricia stava lavorando prima di andarsene. Un lavoro iniziato già nel 1990, come testimonia il documento che potete leggere di seguito, pubblicato su Valle Bormida Pulita venerdì 8 giugno 1990 (un ringraziamento particolare va a Marco Sicco per avermi mandato copia del documento). Il documento, intitolato "Dimmi ONU, cos'è un bambino avvelenato?", inizia così: "La stesura definitiva della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia non prevede, per il bambino, il "diritto a non essere inquinato". Valle Bormida Pulita avanza allo stato italiano e agli organismi internazionali una sua proposta". È una proposta potentissima, di una contemporaneità straordinaria. Che ancora aspetta di essere presa in considerazione da parte delle istituzioni...
di Gino Scarsi.
A leggere su Gazzetta d'Alba il paginone ben curato da Marcello Pasquero del 4 febbraio, in merito a nuovi centri commerciali, e alla “variante Unicar” approvata in tempo record dalla giunta di Alba, viene da esclamare: tenetevi forte che si riparte, siamo in piena salute. In effetti in altri tempi (30-40 anni fa) i bollettini con questo genere di notizie, poi vedevano effettivamente concretizzarsi uno strepitoso benessere materiale per tutta la zona. Con la situazione attuale gli stessi annunci sono invece da leggere piuttosto come bollettini di guerra. Una guerra non dichiarata al pianeta che ci ospita, ma che corre silenziosa e manda preoccupanti segnali con disastri climatici di ogni genere che arrivano fino a noi...
Leggi tutto: Ancora scatoloni di cemento su Alba. Il nuovo che non avanza