di Francesco Gesualdi.
A leggere i giornali eravamo di fronte a una rivoluzione. A leggere i documenti di prima mano si capiva che eravamo di fronte all’ennesima dichiarazione tutto fumo e niente arrosto. Il riferimento è alla notizia apparsa il 20 agosto scorso veicolata addirittura da Jamie Dimon, comandante in capo di JP Morgan, una delle più grandi banche d’affari del mondo. In tono trionfalistico annunciava che lui e altri 180 capitani d’impresa avevano firmato una nuova carta etica in cui affermavano che il “proposito di un’azienda” non è più soltanto o soprattutto il profitto, ma la tutela dei consumatori, dei lavoratori, dei fornitori, delle comunità locali. E a benedire il tutto la Business Roundtable, una delle più potenti organizzazioni imprenditoriali statunitensi...