Passepartout 2024: Limiti.

Passepartout, il festival culturale della Città di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi più vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, società, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgerà da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte.

Villa Oldofredi Tadini, nel quartiere Cerialdo a Cuneo, è un’antica dimora storica, con un ampio giardino censito tra i parchi storici e botanici della Regione Piemonte, con piante centenarie e rarità botaniche, conserva l’originale impianto seicentesco alla francese, trasformato poi nell’Ottocento seguendo il gusto inglese. L’area verde, due sale interne e la cappella consacrata sono aperte al pubblico anche a gruppi. Secondo la leggenda, la villa è la casa del fantasma del conte Luigi Mocchia che, di notte, si aggira alla ricerca della sua testa, decapitata dalle truppe napoleoniche durante l’assedio di Cuneo di fine ‘700. Il corpo del conte venne recuperato dai contadini e interrato nel parco della villa, mentre la testa portata dal parroco di Passatore nel cimitero della frazione. Da allora la “presenza” del conte è stata oggetto di racconti e servizi televisivi nazionali, ma anche di rilevazioni scientifiche.

L’Associazione Italia Nostra propone come ogni anno una settimana di riflessione ed azione su specifici settori del patrimonio nazionale; per il 2024 dall’11 al 19 maggio il tema proposto è "Giardini storici, Parchi e Alberate urbane".
La Sezione di Alba aderisce con entusiasmo al tema indicato per le attuali manifestazioni, a cui si è interessata fin dalla sua costituzione (1972).

Anche quest'anno la Fiera Carolingia è per la Bottega Rava & Fava di via Cavour 83 il lancio delle novità primaverili, soprattutto per l'artigianato del Commercio Equo e Solidale.
Per l'occasione è arrivato un vasto assortimento di cesteria in fibre vegetali provenienti da cooperative al femminile del Bangladesh; cesti dai diversi utilizzi sia in casa che all'aperto, frutto di un paziente lavoro di intreccio che garantisce lavoro dignitoso in uno dei paesi più poveri al mondo.

Osiglia è un piccolo comune sulle Alpi Liguri in provincia di Savona, nel cuore della Val Bormida, piuttosto noto grazie al suo lago che, nel periodo estivo, attrae molti turisti interessati a praticare in tutta serenità attività sportive, anche agonistiche, legate alla risorsa acqua: canottaggio, vela, windsurf, pesca, nuoto, kayak. Non tutti sanno, però, che non si tratta di un lago naturale ma di un bacino artificiale, cioè creato dall'uomo attraverso un'opera ingegneristica dalla finalità squisitamente produttiva: un accumulo di ampie masse di acqua per ricavarne energia elettrica.
E ancor meno persone sanno che per realizzare questo invaso fluviale fu scelto "a tavolino" di sacrificare per sempre alcune borgate pur abitate (nel 1861 Osiglia ospitava quasi 1500 residenti, più di tre volte l'attuale popolazione). E sacrificare significò sommergerle d'acqua.

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