La pandemia sanitaria che si protrae ormai da un anno, si porta dietro anche una crisi sociale che lascia un segno sempre più drammatico sulle fasce più deboli della popolazione, segnatamente su quelli, ultimi tra gli ultimi, che sono privati dei più elementari diritti. In questa situazione di apparente impotenza mantenere vivi almeno i valori della solidarietà universale diventa un obbligo morale. Possiamo farlo anche attraverso la nostra quotidianità, decidendo di indirizzare almeno una parte delle risorse destinate ai nostri consumi verso quelle esperienze che cercano di opporsi alla disumanità dilagante.