Nell'Astigiano anche l'acqua dolce è «salata»: a decretarlo è una ricerca resa nota sul proprio sito web da «Cittadinanzattiva» (www.cittadinanzattiva.it), l'associazione nazionale che si occupa di monitorare servizi e tariffe pubblici.
Nel dossier si evidenzia che gli astigiani, con particolare riferimento agli utenti del capoluogo, pagano la potabile il 141 per cento in più rispetto a Cuneo; il 116 per cento in più che Novara; il 75 per cento in più di Torino; il 42 per cento in più di Alessandria.
Chi si avvicina di più ai salassati astigiani è Biella con bollette idriche però più leggere del 13 per cento. Rispetto alla media regionale, Asti paga la potabile il 41 per cento in più.

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