
di Luigi Sposato, Cittadino amante della Costituzione.
I Costituenti furono così lungimiranti da prevedere, quando scrissero la Costituzione, i modi con cui la stessa potesse essere, laddove necessario, modificata. Ora, essendo la nostra Costituzione di tipo "rigido", la procedura per le modifiche costituzionali è diversa da quella per l'approvazione delle leggi ordinarie; essa, infatti, prevede la doppia votazione da parte delle due Camere con intervallo di tempo non inferiore a tre mesi tra una lettura e l'altra e "la maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione". Laddove, poi, questa maggioranza non raggiunga i due terzi dei componenti di ciascuna Camera è prevista la possibilità, entro tre mesi dalla pubblicazione, di richiedere un referendum "confermativo" ...