di Padre Alex Zanotelli.

E’ con queste parole che il noto poeta sudafricano B. Breytenbach dipingeva il regime dell’apartheid. In questa torrida estate non ho altre parole migliori per decrivere quest’Europa, sotto l’impietosa dittatura delle banche, incapace di perdonare il debito greco e di accogliere i "naufraghi" dello sviluppo! L’opulenta Europa è decisa a difendere il proprio benessere contro l’invasione dei "barbari". E’ mai possibile che 28 nazioni non riescono ad accogliere neanche 40.000 profughi? Dopo lunghe discussioni, la UE ha deciso di accoglierne 35.000! Un paese povero come il Kenya accoglie un milione di profughi somali. E il povero e piccolo Libano ne accoglie ancora di più. E’ mai possibile che la ricca Europa non possa aprire "corridoi umanitari" per persone che fuggono da teatri di guerra e da dittature? ...



A tre mesi dal terremoto e dopo la missione effettuata per monitorare le attività svolte con le donazioni private raccolte da Di-Svi, informiamo che i fondi trasferiti per la prima emergenza (€ 10.700) sono stati utilizzati presso l’ospedale di Kirtripur per garantire gratuitamente ai pazienti farmaci, protesi e cure chirurgiche alle vittime del terremoto, in quanto il sistema sanitario nepalese prevede la gratuità solo per le prestazioni di medicina preventiva. Phect –nepal, i cui fondi sono stati trasferiti con bonifico bancario, ha dato conto delle spese sostenute con un report dettagliato, disponibile presso Di-Svi ...




di Gianfranco Monaca.

Nell'inutile strage della prima guerra mondiale il 1917 è l'anno terribile della disfatta di Caporetto e dei quattrocentomila civili – donne, vecchi, bambini – profughi che hanno visto distruggere le loro case e le loro speranze e hanno cercato scampo nelle regioni più distanti dai combattimenti.
Anche Asti ne vide arrivare molti e gli astigiani si organizzarono in qualche modo per accoglierli ...



di Marco Bersani, Attac Italia.

Una netta sconfitta, senza se e senza ma. Chiunque abbia sostenuto con passione, empatia, solidarietà e intensità la durissima lotta del popolo greco e del governo di Siryza di fronte all’oligarchia che detta legge nell’Unione Europea credo debba con altrettanto coraggio, amarezza e rabbia prenderne atto. E’ anche l’unico modo per ripartire con nuove consapevolezze. Il “Memorandum” – di questo si tratta - è una nuova pesantissima gabbia alla sovranità del popolo greco nonché la prosecuzione del massacro sociale di un popolo stremato, ma mai domo, di cui si è voluta colpire la dignità, dimensione non monetizzabile, sconosciuta e pertanto temuta dai tecnocrati europei ...

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