di Daniela Grassi. Ad Asti, tra tanti che ogni giorno difendono con il loro impegno personale l’ambiente e le creature che lo popolano, c’è anche un piccolissimo gruppo di giovani cittadini che ha intrapreso un’iniziativa particolare. Si tratta delle persone che formano la neonata sezione locale della L.A.V. (Lega Anti Vivisezione). Si contano sulle dita di una mano e, rarità anche all’interno della loro associazione, hanno usato le loro ferie estive per intervenire in Abruzzo, nelle zone terremotate, nel tentativo di recuperare, curare e nutrire gli animali dispersi tra le macerie dopo il sisma del 6 aprile scorso ...
di don Vitaliano della Sala (tratto da "Il Manifesto", 15 Novembre 2009). Di notte, sempre in modo coatto e lontano dalle telecamere, con la scusa della sicurezza, stanno rimpatriando tantissimi immigrati che lavorano nelle campagne di Eboli e Battipaglia in provincia di Salerno. Sono centinaia i nordafricani che in quei fertili terreni lavorano come schiavi, sfruttati, sottopagati, portati a lavorare per dieci ore al giorno da caporali-negrieri, anch'essi nordafricani, che speculano sulla vita dei loro connazionali; in questo periodo raccolgono tonnellate di finocchi per i padroni italiani ...
Si è avviata la campagna di raccolta firme per la petizione "Mandiamo la precarietà in pensione". "Mandiamo la precarietà in pensione": questo il titolo della campagna di raccolta firme su proposte specifiche promossa da nidil-cgil in occasione della seconda giornata nazionale della tutela individuale.
di Silvana e Rosalba, due insegnanti del terzo Circolo di Asti. “Mille candele spente non accendono una candela, ma una candela accesa ne può accendere mille”; così, citando sant’Agostino, un giovane precario della Sicilia ha con dignità spiegato la realtà dei precari della scuola, durante la manifestazione organizzata dalla CISL scuola a Roma sabato 31 ottobre intitolata “La scuola merita di più” ...
di Paolo Barnard. E così, mentre tutti guardano da quella parte, da quell’altra accade il nostro destino, ma non c’è nessuno a osservare. Accade per esempio con il Trattato di Lisbona, il quale, come tutte le cose che ridisegnano la Storia, che decidono della nostra esistenza, che consegnano a poteri immensi immense fette del nostro futuro, non è al centro di nulla, passa nel silenzio, non trova prime pagine o clamori di alcun tipo, nel Sistema come nell’Antisistema. Pensate: stiamo tutti per diventare cittadini di un enorme Paese che non è l’Italia, governati da gente non direttamente eletta da noi, sotto leggi pensate da misteriosi burocrati a noi sconosciuti, secondo principi sociali, politici ed economici che non abbiamo scelto, e veniamo privati nella sostanza di tutto ciò che conoscevamo come patria, parlamento, nazionalità, autodeterminazione, e molto altro ancora. E’ il Trattato di Lisbona, vi sta accadendo sotto al naso, qualcuno vi ha detto nulla ?