di Maurizio Bongioanni.

"Ci aspetta un Natale molto magro, stanno pensando di restringere ulteriormente. Questo significa andare a bloccare un retail che si stava rialzando per la seconda volta dalla crisi e lo stanno mettendo nuovamente in ginocchio. Io penso che le persone sono un po’ stanche e vorrebbero venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza. Così diventa una situazione impossibile, impossibile per tutti". Lo ha detto il presidente di Confindustria Macerata, Domenico Guzzini per poi pentirsi il giorno successivo e dare la colpa alla sua stessa dissociazione cognitiva: “l’ho detto ma non lo penso”. Ma caro Guzzini, non ti devi scusare perché tu sei stato onesto. E per questo ti devo dire: grazie…

di Flavio Del Santo.

Perché lavoriamo? Dobbiamo lavorare?
Oggi stiamo attraversando una pandemia globale che inevitabilmente condiziona alcune strutture della nostra società. Si chiudono i luoghi di aggregazione sociale, politica e culturale in cui godere del tempo libero, mentre la maggior parte delle persone continua a mantenere i consueti schemi di lavoro, spesso ritenendo semplicemente “sbagliato” interrompere il ruolo che gli è stato assegnato nella catena della “produzione” (tra virgolette, perché oggi è davvero solo una minoranza di posti di lavoro che può essere definita come produttiva). Dobbiamo renderci conto che viviamo per lo più con una percezione distorta del ruolo del lavoro, considerato come qualcosa di necessario non solo per il mantenimento pratico e il progresso della società, ma anche e soprattutto come un valore morale per ogni individuo...

A cura della Segreteria FIOM/CGIL di Asti.

Nella giornata di giovedi 5 Novembre 2020, ad un anno esatto della presentazione della Piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale, i lavoratori metalmeccanici della Provincia di Asti sciopereranno per 4 ore all’uscita nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato da FIM – FIOM – UILM.
Lo sciopero nasce dall’interruzione della trattativa da parte di Federmeccanica/Assistal negando, soprattutto, gli aumenti economici richiesti nella piattaforma.
La proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce ai lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale...

di Daniele Poto*.

Gli ingaggi dei tesserati in serie A risentono dell’effetto Covid molto meno di quanto accade nella società. Come dire che l’universo del football si rivela ancora una volta un mondo a parte, con le sue anomalie e le sue pretese di diversità. Come quella di riscattare una capienza degli stadi superiore alle attuali norme governative e di evadere dai temi stringenti della crisi...

di Bernardo Severgnini.
La crisi economica che seguirà a questa pandemia renderà sempre più urgente ripensare al tema del lavoro. Molte aziende falliranno o saranno costrette a chiudere, e questo farà aumentare ancora di più la disoccupazione, fenomeno già in corso e già destinato ad aggravarsi, indipendentemente dalla pandemia, a causa della progressiva automazione della produzione. Nel sistema liberista della concorrenza sfrenata e della competitività a qualsiasi costo, la necessità di abbattere il più possibile i costi di produzione porterà il sistema ad abbassare ancor di più il costo del lavoro e i diritti dei (pochi) lavoratori. Ci troveremo dunque in un mondo fatto di masse sterminate di disoccupati, e altrettanto vaste platee di lavoratori sfruttati e spremuti all’inverosimile...

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