Amazon potrebbe licenziare i suoi dipendenti che pubblicamente si schierano a favore del clima, criticando le scelte dell'azienda di Seattle. Ma le cose stanno cambiando, ecco come...

Un gruppo di dipendenti del colosso Amazon ha denunciato che la compagnia ha minacciato di licenziarli per aver fatto dichiarazioni ambientaliste e aver chiesto al gigante dell’e-commerce di fare di più per contrastare i cambiamenti climatici.

Amazon Employees for Climate Justice, questo il nome del gruppo, ha dichiarato che ad alcuni dipendenti è stato detto che tali dichiarazioni violano le politiche della società. Amazon ha replicato che la sua politica sulle dichiarazioni pubbliche dei dipendenti è nota e si applica a tutti i lavoratori.

In un post su Twitter il gruppo ambientalista ha scritto che alcuni dipendenti sono stati contattati dai legali e delle risorse umane di Amazon per chiarimenti e domande sulle loro dichiarazioni.

“Successivamente alcuni lavoratori hanno ricevuto delle email in cui si minacciava l’interruzione del rapporto di lavoro se avessero continuato a parlare degli affari di Amazon”.

Il colosso dell’e-commerce ha dichiarato a Bbc di aver “recentemente aggiornato la politica per rendere più facile e veloce l’autorizzazione per i dipendenti per partecipare ad attività esterne, come interviste o dichiarazioni o l’impiego del logo della compagnia. Come per ogni policy aziendale, gli impiegati possono ricevere una notifica da parte delle Risorse umane se delle regole non vengono rispettate”.

Amazon Employees for Climate Justice ha chiesto a Amazon di raggiungere l’obiettivo emissioni zero entro il 2030, di limitare i contratti con le compagnie petrolifere e di combustibili e di non finanziare politici e lobbysti che negano i cambiamenti climatici. A maggio migliaia di dipendenti aveva usato la riunione annuale degli azionisti per chiedere al direttore esecutivo Jeff Bezos di stabilire una road map per il cambiamento climatico in relazione alle attività aziendali.

Articolo originale su Askanews: https://www.askanews.it/esteri/2020/01/03/dipendenti-amazon-a-rischio-licenziamento-per-denunce-su-clima-top10_20200103_114705/

Con il riscaldamento climatico, l'aumento dello stress termico in agricoltura e in altri settori industriali dovrebbe tradursi in una perdita di produttività pari a 80 milioni di posti di lavoro entro il 2030. A lanciare l'allarme è l'Organizzazione internazionale del lavoro dell'Onu (Ilo). In un nuovo rapporto, l'Ilo sostiene che in questa data, il 2,2% del totale delle ore lavorate nel mondo potrebbe andare perso a causa delle temperature elevate, secondo delle proiezioni basate su un aumento delle temperature mondiali di 1,5°C entro la fine del secolo...

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Moneta: credi di parlare di economia, invece parli di vita. La narrazione ufficiale descrive la moneta come  un mezzo di scambio, ma è una rappresentazione un po’ desueta,  dei tempi in cui eravamo tutti produttori. Facevi il contadino, coltivavi piselli, li vendevi al mercato e  col ricavato ci compravi un cestino. Quel tempo non esiste più: oggi i produttori sono pochi e concentrati, alla moltitudine è riservato solo il ruolo di consumatori. E da mezzo di scambio la moneta si è trasformata in strumento di accesso: la chiave che permette di alzare la sbarra della cassiera al supermercato e fare passare di là tutto ciò che abbiamo buttato nel carrello della spesa. Così il nostro problema è diventato come procurarci quel passe partout capace di aprire lo scrigno di ogni nostro desiderio...

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