Stralci da un’intervista di Claudia Benatti a Philippe Godard, saggista francesce, autore di «Contro il lavoro» (Elèuthera), pubblicata dal mensile Terra nuova.
Il lavoro impedisce l’invenzione e la sperimentazione di rapporti più ricchi e articolati, ci priva della gioa del saper fare tante attività diverse, e di farle non perché dobbiamo, ma perché ci sembra giusto e necessario (…). La maggior parte degli uomini non si è dedicata spontaneamente al lavoro inteso come produzione di beni destinati a mercati anonimi e sconosciuti, destinati cioè ad alimentare l’economia monetaria. È stato con l’avvento degli Stati moderni e del capitalismo che gli esseri umani sono stati trasformati nella materia prima destinata a una macchina che trasforma il lavoro in denaro ...
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