di Gianfranco Monaca.
Le immagini del giornalista e del suo carnefice hanno emozionato tutti. Sono state considerate psicologicamente dannose e intollerabili dalla maggior parte dei reponsabili dei media e perciò sono rimaste sul network per poche ore, poi sono state oscurate, almeno per la parte più sconvolgente. Da circa duemila anni, invece, la spettacolarizzazione della morte cruenta per prolungata tortura di un innocente (con relativi carnefici di contorno) è stata considerata un “arredo sacro” e addirittura la sua ostentazione è stata resa obbligatoria per legge (in alcune società ierocratiche, compresa la nostra) persino nelle scuole dell'infanzia oltre che nei locali pubblici ...