Imagedi Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.

Dopo aver raccolto più informazioni possibili, mi permetto di fare alcune considerazioni sul triste epilogo della manifestazione del 15 ottobre a Roma: come già a Genova nel 2001, l’esito era facilmente prevedibile. Gli ingredienti, più o meno, sono gli stessi. Una grande massa di persone desiderose di manifestare le loro giuste rivendicazioni, il centro di una città come scenografia, la polizia mandata in forze a presidiare, e un manipolo di guastafeste capaci di tutto. Per far scattare la trappola, basta poco: il lancio di un sanpietrino, un bancomat fracassato, una vetrina sfasciata, e il gioco è fatto. Non serve, poi, dissertare se il blocco nero da cui è partita la provocazione era quello della polizia o quello con i passamontagna. I caschi sono gli stessi, cambia solo il colore, come sui campi da rugby. Il problema, perciò, non è la polizia, e non sono nemmeno i cosiddetti black bloc ...

ImageUna giornata di lutto e di impegno contro la guerra promossa da Movimento Nonviolento, PeaceLink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo.

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele". Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le città d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinché il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinché non ci siano mai più' guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni ...

Imagedi Gian Carlo Caselli, tratto da “Le due guerre” (2009, Melampo Editore srl).

Un’altra differenza rilevante tra la protezione ai tempi del terrorismo e quelli della mafia fu la presenza del Defender della Polizia che per oltre sette anni, dal 1993 al 2000, ventiquattr’ore su ventiquattro, stazionò sotto il portone della mia casa torinese. Una presenza che – con qualche disagio iniziale – il quartiere accettò. Non tutti per la verità: spesso si ricevevano lamentele per quel motore ogni tanto acceso nelle notti d’inverno ...

Imagedi Silvana Bellone.

Nei mesi di luglio e agosto alcune insegnanti di Asti hanno lavorato insieme per aiutare i profughi somali ospitati all'Oasi dell'Immacolata, in particolare per imparare la lingua italiana. E' stata una esperienza di vera umanità e scambio reciproco, abbiamo conosciuto le loro storie, la fuga dalla guerra e dalla miseria e il loro desiderio di vivere normalmente, di lavorare, di avere delle opportunità e così siamo diventati amici. Loro, persone in fuga, con le famiglie divise, senza più nulla fra le mani, ci hanno sempre accolto con un sorriso, con gentilezza, con la voglia di fare e imparare e quando a fine agosto noi maestre abbiamo spiegato che non avremmo più continuato la nostra attività con loro, perchè iniziava per noi la scuola, quello che abbiamo visto nei loro occhi non ci ha "lasciato scampo" ...

Come di tradizione, anche quest'anno nel 50° anniversario della prima Marcia per la Pace Perugia Assisi, organizzata da Aldo Capitini, le Acli di Asti raccolgono le adesioni per l'organizzazione del viaggio in pullman per chi voglia partecipare partendo da Asti. La Marcia per la Pace si svolgerà domenica 25 settembre.

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