di Paolo X Viarengo.
Non c’è due senza tre, recita il noto proverbio. Infatti, dopo il dimezzamento dei contributi all’Israt, arbitrariamente decisi in quanto l’intervento dell’amministrazione precedente non era della metà dei contributi ma molto meno, e la “querelle” del sottopasso Marconi, prima affidata a parole ad Asti pride e poi condivisa, successivamente, con l’associazione “Sole che sorgi” ora, sulla strada di trasformare la sorda e grigia aula del consiglio comunale di Asti in un bivacco di manipoli, viene messo un altro tassello. Nessun richiamo al fascismo, per carità!...